Rispunta pure Mimmo Lucano: "Io fuorilegge perché Stato vile"

L'ex sindaco di Riace è pronto a presentare il proprio libro, "Il fuorilegge": "È un titolo veritiero e anche la casa editrice lo ha voluto"

Rispunta pure Mimmo Lucano: "Io fuorilegge perché Stato vile"

Non solo Mimmo Lucano torna a parlare, ma lo fa in concomitanza con la presentazione di un libro dal titolo esplicitamente polemico che rappresenterebbe, almeno dal punto di vista personale e da quello dei suoi supporters buonisti, la sua condizone nel nostro Paese: "Il fuorilegge".

La poco velata critica, che si percepisce anche solo dalla copertina del libro stesso, è riferibile a tutti i guai giudiziari attraversati dall'ex sindaco di Riace, indagato e finito anche ai domiciliari per la politica di accoglienza perseguita nella sua cittadina (il cosiddetto modello Riace) con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

"È un titolo veritiero e anche la casa editrice lo ha voluto. Non so, non voglio fare le cose per intercettare o meno chi deve acquistarlo. Il titolo contiene il senso di una storia, la mia, che è stata anche giudiziaria, anzi lo è tuttora", spiega su Repubblica Lucano.

"In tanti pensano che la mia è stata una di quelle circostanze in cui la legge non coincide con il rispetto dei diritti umani e che, certe volte, le norme nazionali si scontrano con i principi costituzionali, con i valori, con la dignità (senza contare che la norma era direttamente legata alla politica)", aggiunge l'ex sindaco, che non può non citare come suo solito i decreti sicurezza firmati da Salvini.

"Non voglio apparire come una persona che ha la presunzione di seguire una legge propria, ma se si ripercorrono i decreti Salvini, essi considerano reato aiutare essere umani, e se guardi con i tuoi occhi una persona che sta per naufragare, tu commetti reato se gli tendi una mano e gli salvi la vita?", si domanda Lucano, evidentemente convinto di aver agito per il meglio e pronto, a suo dire, a pagarne le conseguenze. "Inaudito. Parliamo del reato di immigrazione clandestina, che ha dato luogo ai respingimenti, ebbene cosa c'è più vile di rifiutare persone mentre si aggrappano alla vita?".

Per quanto riguarda il celeberrimo modello Riace, l'ex sindaco è certo che tutto le problematiche che si sono verificate in seguito siano state una conseguenza diretta del pressapochismo dello Stato italiano. "Ho pagato un prezzo penale per degli equivoci che lo stesso Stato ammette, proprio per sopperire a situazioni emergenziali sempre più consistenti. Mi hanno chiesto di ospitare numeri altissimi di persone anche rispetto al paese, ma io non mi sono mai tirato indietro", racconta Lucano.

"Solo che poi lo Stato è stato vile con me, mi aveva chiesto di accogliere

numeri esagerati, e io ho detto "va bene", ma se avessi detto di "no" dal principio, come gli altri sindaci, allora non mi sarebbe capitato niente, avrei avuto una vita normale. E, invece, ho sempre detto di "sì".

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