A rischio scarcerazione quattordici boss mafiosi per un ritardo nel deposito delle motivazioni della sentenza e l'Ispettorato del Ministero della Giustizia avvia degli accertamenti sulla vicenda. Accade a Palermo, dove il Tribunale del Riesame ha bocciato il congelamento dei termini di custodia cautelare per 14 mafiosi palermitani, tra cui un ergastolano, disposto dal gup Sergio Ziino. Lo stesso giudice Ziino aveva depositato la sentenza di primo grado ritardo. Ecco perché era stata sospesa la decorrenza della custodia cautelare per evitare la scarcerazione. Ma il Riesame, come scrivono oggi alcuni quotidiani, ha bocciato la sospensione dei termini. Interpellato dall'Adnkronos il Presidente reggente della Corte d'appello Matteo Frasca spiega che saranno i "giudici della corte d'Appello a dovere trattare il caso e valutare i provvedimenti da prendere in base alla legge".
Dal 19 febbraio prossimo quattordici presunti appartenenti ai clan di Bagheria, Casteldaccia, Altavilla Milicia, Villabate e Ficarazzi (Palermo) ma anche al mandamento di Porta Nuova del capoluogo siciliano, torneranno quindi liberi.
Si tratta di esattori del pizzo che erano stati enunciati con coraggio dalle vittime del pizzo. Per questo motivo, oggi pomeriggio, il Ministero della Giustizia ha disposto, attraverso l'Ispettorato degli accertamenti preliminari sulla vicenda.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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