Roma, così i rom sfrattano i bimbi dall'area giochi

I rom del Tiburtino trasformano l'area giochi di Largo Beltramelli in una lavanderia

Roma, così i rom sfrattano i bimbi dall'area giochi

Là dove un tempo c’erano mamme e bambini, oggi i rom hanno allestito un’insolita lavanderia. Un telo da mare, delle magliette, pantaloncini, calzini e via dicendo. È lunga la lista dei panni stesi ad asciugare al sole di agosto. Un intero guardaroba, messo lì, come se quel luogo fosse una propria dependance. E invece siamo nel bel mezzo di Largo Beltramelli, nel IV Municipio, in un’area attrezzata con delle giostre e frequentata per lo più da famigliole e persone anziane in cerca di un po’ d’ombra.

Chi assiste alla scena rimane sbigottito e, nel culmine dell’indignazione, decide di scattare una foto e denunciare “l’ennesima malefatta dei nomadi della zona”. Difficile dire da quale dei tanti accampamenti abusivi che puntellano il quartiere provengano le due nomadi che hanno monopolizzato l’area giochi con i loro indumenti, ma gli habituè della piazzetta raccontano di averle viste già in passato trafficare da quelle parti con carrelli e materassi. Lo scatto passa da un contatto WhatsApp all’altro, approda sul web e diventa virale. È Fabrizio Montanini, il barricadero presidente del Comitato Beltramelli-Meda-Portonaccio, a rilanciarlo sulla sua seguitissima pagina Facebook: “Questa volta i rom hanno deciso di appropriarsi di Largo Beltramelli stendendo i panni appena lavati alla fontanella, inutile dire che così facendo sottraggono ai nostri bambini i loro spazi”. “Se le cose non cambiano ci regoleremo di conseguenza, con assemblee pubbliche e manifestazioni di piazza”, è il monito che Montanini lancia tanto alla maggioranza quanto all’opposizione municipale.

La notizia arriva anche all’orecchio degli esponenti di Fdi, Fabrizio Ghera capogruppo alla Regione Lazio e Gianni Ottaviano capogruppo nel Municipio IV.

Entrambi impegnati ormai da anni per dotare il territorio di un commissariato, non hanno perso tempo a stigmatizzare l’accaduto: “Un luogo pubblico ridotto a terzo mondo, con i nomadi che stendono i panni a Largo Beltramelli piazza dove i bimbi e le mamme dovrebbero poter passeggiare e davanti ad esercizi e negozi commerciali. Degrado e abusivismo a cielo aperto”.

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