"Ridicola", "Ma basta": Sala attacca gli Azzurri. E Salvini...

Il sindaco di Milano, in un post pubblicato sul suo profilo Facebook, ha polemizzato sulla scelta dei calciatori italiani relativa all’azione di protesta contro il razzismo

"Ridicola", "Ma basta": Sala attacca gli Azzurri. E Salvini...

“Lasciatemi dire con la consueta franchezza che il modo in cui è stato gestito il tema dell'adesione della nazionale di calcio alla campagna di Black Lives Matter, al netto di come la si pensi sulla sua utilità, è stato francamente ridicolo”. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, in un post pubblicato sul suo profilo Facebook, ha polemizzato sulla scelta dei calciatori azzurri relativa all’azione di protesta contro il razzismo. Venerdì sera, nella partita dei campionati europei conto il Belgio, i giocatori italiani si inginocchieranno prima del match, per esprimere solidarietà in particolare a Romelu Lukaku, attaccante belga, tra i maggiori sostenitori dell’iniziativa Black Lives Matter.

Nonostante la Federazione italiana gioco calcio (Figc) aveva sottolineato in un comunicato stampa di lasciare liberi gli azzurri di aderire o meno alla campagna, le polemiche sono divampate feroci. Sulla vicenda è intervenuto anche il leader della Lega Matteo Salvini, il quale ha scritto su Facebook: “Ancora la sinistra contro gli azzurri, ma basta! Lasciateli giocare (e speriamo vincere) in pace, che Letta e Sala si occupino di problemi veri, non di inginocchiamenti”.

La nazionale italiana, in ogni caso, ha scelto di non scegliere e di avere un atteggiamento salomonico che in queste circostanze non paga. Prima della gara contro l'Austria, gli azzurri avevano dichiarato che si sarebbero inginocchiati solo se fosse pervenuta la richiesta da parte dei loro avversari. Il Belgio, che da sempre attua questa forma di protesta, l'ha chiesto e così tutti gli azzurri dovranno posare il ginocchio in terra.

Il compromesso non piace a nessuno, né a chi ha appoggiato i sei azzurri che non si sono inginocchiati contro il Galles né a chi ha sostenuto quelli che, invece, lo hanno fatto. In questa diatriba che dai bar si è spostata anche a livello politico è intervenuto nelle ultime ore il cantante Povia, che ha voluto dire la sua in merito.

Come al solito, il cantautore non ha utilizzato mezzi termini per esprimere la sua opinione:"I giocatori di calcio devono pensare a giocare non a piegarsi a questa propaganda davvero razzista che chiamano 'Black Lives Matter'. Dovrebbero chiamarla 'Human lives matter'. Viviamo in una 'democrisia'".

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