Finisce nel "mirino" di un superiore in servizio qualche anno fa nella caserma “Guide” di Torrione, nel Salernitano. Avances insistenti impossibile la vita al lavoro a ostacolano le possibilità di carriera di una subordinata. Uno stalking in piena regola, per cui il militare è ora sotto processo con l’accusa di atti persecutori compiuti approfittando della superiorità gerarchica e abusando dei suoi poteri.
La difesa aveva chiesto un rito abbreviato, che avrebbe consentito di chiudere la vicenda con una pronuncia a porte chiuse in camera di consiglio. Ma per il giudice gli elementi raccolti nel corso delle indagini non erano sufficienti a pronunciare una sentenza di merito. E ieri èstata avviata l'istruttoria.
Nel corso dell’udienza si è parlato tra l’altro della missione italiana in Libano: una delle accuse formulate dalla sottufficiale è infatti quella di non aver potuto prenderne parte proprio a causa dell’ostracismo del superiore, nonostante la donna avesse superato il periodo di addestramento in Sardegna, propedeutico alla partenza.
Quest'ultima sarebbe stata solo una delle presunte ritorsioni subite dalla presunta vittima
e legate – secondo la sua ricostruzione accusatoria – al rifiuto del corteggiatore.Nel corso delle prossime udienze saranno ascoltati altri testimoni. La sentenza è attesa per l'inizio del prossimo anno.
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