Salerno, pesta l'ex con la stampella, arrestato pregiudicato marocchino

Dopo le prime indagini, è emersa una relazione di due anni tra lo straniero e la vittima italiana, con la quale il facinoroso aveva anche avuto un figlio. La donna ha parlato di anni di violenze subìte dal compagno, mai denunciato per paura di ritorsioni: indagini a riguardo ancora in corso

Salerno, pesta l'ex con la stampella, arrestato pregiudicato marocchino

Brutale aggressione nei confronti di una donna, avvenuta nel pomeriggio di ieri all’interno della stazione ferroviaria di Battipaglia (Salerno).

Gli agenti della Polfer sono dovuti intervenire per difendere una 46enne italiana, che veniva percossa violentemente da uno straniero. Quest’ultimo, brandendo una stampella in mano, continuava ripetutamente ad infierire sulla sua vittima, colpendola alla testa e sul resto del corpo. I poliziotti hanno tentato più volte di immobilizzarlo ma l’uomo, in preda a un raptus d’ira e forse anche ai fumi dell’alcol, era riuscito a divincolarsi e ad accanirsi ulteriormente sulla donna. In uno di questi concitati momenti, uno degli agenti, allontanato con forza dal facinoroso straniero, ha sbattuto con violenza contro una ringhiera restando lievemente ferito.

Quando finalmente i poliziotti sono riusciti ad avere la meglio sull’africano, hanno potuto procedere con le operazioni di identificazione. Il marocchino 29enne, sprovvisto di documenti al momento del fermo, è risultato clandestino e con una lunga lista di precedenti penali alle spalle.

La vittima della sua brutale aggressione, una donna italiana di 46 anni, ha riportato ferite ad una spalla ed alla testa e si è reso pertanto necessario l’intervento sul posto di un’ambulanza del 118. Dopo aver ricevuto le prime cure, la 46enne è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Speranza e poi dimessa con una prognosi di 3 giorni.

La donna è ovviamente stata interrogata in merito all’aggressione subìta alla stazione, ed ha rivelato agli inquirenti un passato torbido vissuto col suo aguzzino. Col marocchino, infatti, la 46enne aveva avuto una relazione andata avanti per circa due anni e dalla quale era nato anche un figlio. Durante tutto questo tempo, l’africano l’aveva costretta a subire maltrattamenti ed angherie di ogni tipo, ma lei non aveva mai trovato la forza ed il coraggio per denunciarlo, temendo delle ritorsioni nei suoi confronti.

Per questo motivo ora la polizia indaga sul passato della coppia, alla ricerca di prove che possano certificare le colpe attribuite dalla 46enne all’africano.

Quest’ultimo, nel frattempo, è stato incarcerato all’interno della casa circondariale di Salerno.

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