Non c'è pace per Diabolik, il capo degli Irriducibili della Lazio morto sei giorni fa in seguito a un agguato nel Parco degli Acquedotti. Ora tiene banco la questione funerale: la Questura ha deciso di prendere una serie di provvedimenti con tutte le cautele atte ad assicurare la tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini. Si tratta di una decisione che viene intrapresa solamenti in casi particolari.
Perciò non si dà pace Ginevra Piscitelli, la figlia di Fabrizio: "Ribadisco che mio padre è stato ucciso da uomo libero. A distanza di sei giorni dell’omicidio di mio padre, non mi è stato ancora permesso di vederlo, mi stanno negando di celebrare un funerale normale e non mi è stata data ancora una spiegazione. La legge è uguale per tutti?".
Nella notte la famiglia si è recata all'obitorio del policlinico di Tor Vergata per riconoscere la salma; non è stato autorizzato il trasferimento. Da segnalare che intanto hanno fatto il loro arrivo in città diverse delegazioni di ultras anche estere: presenti i sostenitori del West Ham e dell'Inter City Firm.
Funerale rinviato
Questa mattina si sarebbe dovuto tenere il funerale ma la famiglia ha deciso di non presentarsi in segno di protesta. Sul posto è giunta solamente una residente con dei fiori che avrebbe voluto porre sulla tomba. "Nessuno merita di morire in questo modo", ha dichiarato ai cronisti presenti.
La decisione di disertare le esequie è stata annunciata da Angela Piscitelli,
sorella dell'ex ultrà: "Avviso a tutti gli amici. Non andate al funerale di Fabrizio. Non faremo funerali finché non ci daranno la possibilità per fare un funerale con tutti gli amici di mio fratello. Condividete".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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