Sanremo, Salvini contro Achille Lauro: "Rolls Royce inno alla droga? Mi fa schifo"

Anche Matteo Salvini dice la sua in merito al testo della canzone di Achille Lauro. Ma non vuole lo scontro con Baglioni

Sanremo, Salvini contro Achille Lauro: "Rolls Royce inno alla droga? Mi fa schifo"

Achille Lauro resta nell'occhio del ciclone. Prima le accuse di plagio per la sua Rolls Royce, poi l'inno alla droga: sicuramente la sua canzone sta facendo discutere in questa 69esima edizione del Festival di Sanremo. E sta facendo talmente tanto discutere che pure Valerio Staffelli ha voluto consegnargli un bel tapiro d'oro. Consegna non andata a buon fine perché Achille Lauro lo ha bellamente rifiutato dandogli del "tonno ignorante".

Ma proprio mentre l'inviato del tg satirico stava andando a consegnare il tapiro, Jimmy Ghione ha incontrato il ministro Matteo Salvini. Che sulla vicenda è stato fin troppo chiaro: "È terribile: mi fa schifo solo l'idea". Non ci gira troppo attorno, quindi. Salvini non tollera che il brano portato a Sanremo dal trapper sia "un inno alla droga" o possa sembrarlo. "Mi sembra che stia ammiccando, non è la macchina. Anche perché cita qualche personaggio che in passato ha abusato e non è finito bene", continua il vice premier leghista.

E stuzzicato dall'inviato sulle responsabilità di Claudio Baglioni perché è stato lui

a selezionare il brano, il ministro non si scompone: "Tu dici che è Baglioni? Non farmi polemiccare con Baglioni che ho già i miei problemi. Preferivo le caramelle dei Dear Jack, rispetto alle Rolls Royce di 'sto tizio'".

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