Sardine, mon amour. Sono il fenomeno del momento, riempiono le piazze, danno indicazioni per le urne e, forse, sono l'unica colla (di pesce?) in grado di tenere insieme una sinistra sempre più a pezzi. E quindi perché non sostenerle? Così la solitamente austera Repubblica scende sulla piazza digitale con un articolo titolato Una nuvola a forma di pesce "annuncia" l'arrivo delle sardine a Milano e lo lancia sui social accompagnato dal commento "Un segno dal cielo?".
Ecco, non vorremmo infrangere i sogni della redazione del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari ma quella foto, come poi ha ammesso anche l'autrice dell'articolo, è stata scattata almeno due anni fa e non in zona quartiere Adriano, come inizialmente era stato scritto, ma in Russia. Vuoi vedere che dietro le sardine c'è lo zampino di Vladimir Putin? Un peccato, davvero. La storia era effettivamente bella e forniva un assist incredibile alla manifestazione ittica di Milano. Ma così non è.
Non ci interessa, qui, fare del fact checking. Tutti possono prendere granchi più o meno grandi. Quel che ci preme sottolineare è solamente l'uso che viene fatto di questo tipo di immagini, spesso utilizzate per sponsorizzare l'ennesimo movimento di turno, magari creandoci attorno una storia strappalacrime. E questo, ovviamente, non rigaurda solo l'Italia.
Davanti ai movimenti di protesta - specie quando sono contro il "fascista" di turno, sia esso Donald Trump o Matteo Salvini - i giornali, tendenzialmente di sinistra, si innamorano. E, proprio come gli innamorati, sono disposti a credere a tutto. Ma il rischio è che ora, a furia di dar retta alle sardine, ci trattino tutti come baccalà.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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