"Sciopero del sesso contro Pfizer? Stop al Viagra", la proposta di Ferruccio Sansa contro i Big Pharma

Se contro le case farmaceutiche le azioni legali per ottenere i vaccini non sono sufficienti, Ferruccio Sansa propone lo sciopero del sesso

"Sciopero del sesso contro Pfizer? Stop al Viagra", la proposta di Ferruccio Sansa contro i Big Pharma

La riduzione nelle forniture di vaccino da parte di Pfizer sta creando non pochi problemi ai piani vaccinali dei Paesi europei. I ritardi accumulati sono nell'ordine di alcune settimane e questo ha costretto i governi a rivedere le politiche di vaccinazione. Inevitabile che si siano innescate le polemiche e che ora i nervi siano a fior di pelle. L'assenza di abbastanza dosi per completare le fasi di vaccinazione allontana l'illusione dell'immunità di gregge e, quindi, di un ritorno alla normalità. Pfizer e AstraZeneca sono ora nel mirino, soprattutto la prima casa farmaceutica, contro la quale si è scagliato anche Ferruccio Sansa sul suo profilo Instagram.

"Sciopero del sesso contro Pfizer? Boicottare il Viagra e il Tavor? Saremmo un po' meno frizzanti e più ansiosi. Ma chissà che non possa essere un'arma per piegare il colosso Pfizer. Quello che doveva fornirci milioni di vaccini mentre invece le dosi arrivano con il contagocce". Dopo una digressione sull'attuale situazione dei vaccini nel Paese e sul braccio di ferro con le case farmaceutiche, che sono state minacciate di azioni legali da parte dei singoli Paesi e dal'Unione europea, la conclusione alla quale è arrivato Ferruccio Sansa è una: "Se nessuna di queste armi risultasse efficace? I cittadini forse hanno in mano un'altra arma: 'boicottare' le società che ci hanno mandato i vaccini con il contagocce. Pfizer, per dire, è un colosso noto nel mondo perchè produce tra gli altri il Viagra (che ha ridato vigore non solo ai maschi, ma anche ai bilanci). Per non dire di Tavor e Xanax, i re degli ansiolitici, i farmaci più venduti in America. E poi prodotti contro ipertensione, emorroidi e compagnia non tanto bella".

Nel suo lungo post, quindi, il giornalista si cimenta anche in una digressione storica: "Forse la strada per fare pressione sui colossi del farmaco è questa. Come le donne greche che nella Lisistrata di Aristofane facevano lo sciopero del sesso per costringere gli uomini a non fare più la guerra. Facciamo anche noi uno 'sciopero del sesso'? Stop al Viagra, ma anche ad altri farmaci di Pfizer e magari AstraZeneca? Diteci cosa ne pensate". Il post ha inevitabilmente portato polemiche accese e discussioni sul tema, sul quale in un un tweet si è espresso anche l'attore Luca Bizzarri: "Boicottare il Viagra per danneggiare Pfizer is the new tagliarsi l'uccello per fare un dispetto alla moglie".

Ferruccio Sansa, tramite il suo staff, ha dovuto pubblicare lo spiegone del post al centro delle polemiche: "Il nostro post sta creando opinione, lo immaginavamo.

L'ironia è uno dei tratti di Ferruccio Sansa: uno strumento che ha sempre usato anche nel suo lavoro da giornalista. Così è stato anche in questo caso. Sotto spoglia ironica, si è voluto affrontare un tema molto serio: il potere dei consumatori di far pressione sulle società produttrici".

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