Si può vivere pur avendo una bolla d'aria nel cervello. I medici avevano pensato a un ictus. I sintomi lamentati per settimane dall'uomo di ottantaquatto anni, del resto, erano relativi a perdite d'equilibro, cadute improvvise e a una strana fragilità provata negli arti inferiori.
Le scansioni effettuate sul cervello, però, hanno registrato un risultato del tutto diverso: pneumocefalo. La notizia, che è stata riportata dal Corriere della Sera, è apparsa sul Britihs Medical Journal Case Reports. Il caso di studio in questone, infatti, è considerato molto raro. La TC del cervello ha rivelato l'esistenza di una grossa bolla d'aria presente nel lobo frontale destro. Una "cavità", che viene definita dalla rivista scientifica come "secondaria ad una osteoma etmoidale". E la risonanza magnetica successiva ha confermato i medesimi risultati. Una bolla d'aria, insomma, di quasi nove cm, in questo specifico caso.
Il paziente era finito al pronto soccorso di Belfast dove tutto sembrava suggerire l'imminenza di un pericolo: colpo apoplettico. Lo pnueumocefalo, si legge invece sulla Treccani , è la "presenza di aria nei ventricoli cerebrali, di solito dovuta a trami con frattura esposta della scatola cranica". Oppure, si deve a complicanze derivanti da operazioni neurochirurgiche o, ancora, è una delle conseguenze dei tumori ossei. Questa terza causa, come anticipato, è stata l'orgine della presenza della "bolla" nel cervello dell'anziano.
L'uomo ha rifiutato di sottoporsi a un intervento chirurgico. I medici, infatti, avrebbero dovuto rimuovere temporanemante parte del lobo frontale e il tumore osseo prima di eliminare la cavità d'aria. Ma l'età avanzata del paziente e la possibilità di una terapia conservativa hanno fatto sì che l'irlandese venisse dimesso dopo una pur lunga degenza ospedaliera.
"Si può stare bene anche con meno corteccia cerebrale - hanno commentato i medici - a volte il cervello semplicemente si riorganizza e la natura è abbastaza intelligente da trovare modi per guarire.
Molti casi di pneumocefalo non hanno neanche sintomi e alla fine vengono assorbiti dal corpo senza trattamento". La prognosi rimane riservata, ma il paziente starebbe migliorando. Si può continuare a vivere, forse senza troppe conseguenze, con un vuoto d'aria del cervello ampio quasi nove cm.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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