L'aveva violentata il 7 giugno scorso, nel centro estetico dove la vittima, una giovane commessa di 27 anni, lavorava. Ma la prova del Dna ha incastrato l'aggressore, un ragazzo di 29 anni di origini senegalesi, già condannato in precedenza, che in queste ore è stato arrestato e ora si trova in carcere. Il responsabile della violenza sessuale sarebbe un muratore residente a Verdellino. È ac caduto a Osio Sotto, in provincia di Bergamo.
La dinamica
Un mese fa, l'uomo sarebbe entrato all'interno del negozio aggredendo la ragazza con un coltello. Lo stupro, poi, si sarebbe consumato sotto la minaccia dell'arma che il giovane aveva con sé. La ragazza, dopo la violenza sessuale, aveva chiesto aiuto ai sanitari dell'ospedale di Zingonia, dove poi è stata ricoverata. I carabinieri intervenuti, della Sezione Operativa della Compagnia di Treviglio, sul posto hanno individuato tracce di materiale biologico, sequestrando anche gli indumenti della vittima per inviarli ai Reparto di investigazioni scientifiche di Parma.
I precedenti
Secondo quanto emerso, l'arrestato avrebbe colpito una prostituta lituana, il 14 giugno. In soccorso della vittima, in quel caso, era intervenuta un'amica, che aveva chiamato subito il 112 e aveva raccontato di altri episodi simili accaduti a novembre e mai denunciati. La donna, dopo l'individuazione fotografica, aveva riconosciuto il 29enne come autore della rapina, che era stato arrestatoa Ciserano.
L'uomo, nel 2014, era già stato condannato a un anno e due mesi per violenza sessuale, per aver aggredito una donna in un parcheggio, sempre a Osio. La pena, però, era stata sta sospesa e l'uomo aveva scontato soltanto un giorno di carcere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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