Si spacciava per donna e sui social scambiava e acquisiva materiale pedopornografico: arrestato un 47enne salernitano. L’operazione degli agenti del compartimento di polizia postale di Napoli e dei colleghi della sezione di Salerno, s’è registrata giovedì scorso. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato sottoposto alla misura cautelare del carcere.
La decisione è arrivata, sulla scorta degli elementi raccolti durante l’indagine, da parte del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Salerno. L’arresto è stato convalidato dal gip che ha disposto l’applicazione della misura cautelare più rigorosa nei confronti dell’indagato con l'accusa di detenzione di materiale pedopornografico. Nelle fasi dell’inchiesta è venuto fuori che l’uomo, già noto alle forze dell’ordine, aveva sul suo computer un’ingente quantità di file ritraenti minorenni. La scoperta è avvenuta a seguito della perquisizione informatica decisa a suo carico dagli inquirenti. Quanto è venuto fuori dai controlli ha convinto gli inquirenti ad approfondire la questione e a procedere, poi, con l’arresto dell’indagato.
L’indagine s’è concentrata sul modus operandi che il 47enne assumeva per procurarsi il materiale di pedopornografia. Se l’era procurata, stando all’inchiesta, utilizzando la falsa identità social di una donna, sedicente fotografa. Così riusciva a carpire la fiducia oppure ad abbordare altri internauti coi quali, quindi, procedeva all’acquisizione o allo scambio di materiale pornografico in cui erano ritratti minorenni. Agiva non solo in Italia ma contattava utenti online da tutto il mondo.
A incastrarlo è stato il lavoro degli inquirenti italiani e stranieri che hanno scelto di collaborare, unendo le loro forze, per incastrare il presunto pedofilo. Per smascherare le attività del 47enne salernitano, infatti, hanno collaborato gli agenti della polizia postale che lavorano presso il Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online di Roma, l’Europol e la polizia degli Stati Uniti d’America.
Non si tratta del primo caso di collaborazione internazionale tra le forze dell’ordine di vari Paesi per smantellare o smascherare pedofili che, protetti dall’anonimato che garantisce la rete, adescano minorenni o fanno traffico di materiale pedopornografico. Nel corso degli ultimi mesi gli inquirenti hanno già scoperto e fermato altri personaggi dediti allo stesso genere di attività online. Da Catania alla Campania fino al resto del Paese.
Un fenomeno che non conosce crisi e la priorità delle forze di polizia rimane quella di contrastare sempre e comunque gli odiosi e ributtanti casi del genere che continuano a verificarsi in rete.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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