Il cardinal Gualtiero Bassetti, vertice dei vescovi italiani, non ha molti dubbi sul caso di Silvia Romano: il presidente della Conferenza episcopale italiana pensa che la cooperante di ritorno dalla Somalia sia una "figlia". Anzi, usando le parole esatte del presule italiano, si può affermare che i vescovi del Belpaese sentono Silvia Romano alla stregua di una loro "figlia".
In queste ore, sono stati molti gli esponenti della Chiesa cattolica italiana che hanno accolto con grande favore il ritorno in patria della ragazza che era stata rapita 18 mesi fa dagli estremisti islamici di Al Shabaab. Il giudizio sulla tempra della Romano è altrettanto diretto,e proviene sempre dal presidente dei vescovi italiani: "Questa - ha continuato Bassetti, stando a quanto riportato pure dalla Lapresse - è una ragazza che ha una grande grinta e questa forza interiore sicuramente l'ha salvata, una ragazza spinta da fortissimi motivi anche religiosi ma umanitari e questo l'ha aiutata a sopravvivere". Per quanto alcune questioni di questa vicenda appaiano come irrisolte, i consacrati si stanno soffermando per lo più sul "ritorno" in Italia della Romano. L'evento in sé ha suscitato una serie di reazioni positive.
Tra coloro che si sono distinti per il plauso all'operazione c'è padre Giulio Albanese, un comboniano che, come ripercorso dalla Sir, ha ammesso di aver pregato molto per Silvia Romano. Il padre comboniano ha sottolineato come quella della giovane cooperante in Somalia non sia stata "di certo" una vacanza "alle Maldive". Si può registrare insomma un'unanimità di pareri attorno al caso proveniente della Romano. Un coro che proviene da parte ecclesiastica. Di Silvia Romano ha parlato anche Andrea Riccardi, della Comunità di Sant'Egidio. La fonte sopracitata evidenzia come Riccardi abbia commentato positivamente la notizia della liberazione: "È una notizia che ci riempie di gioia e che condividiamo con la famiglia di Silvia e tutti i suoi amici: i volontari e il mondo della cooperazione rappresentano una delle parti migliori dell’Italia".
La Romano ha svelato di essersi convertita alla religione musulmana, ma ha anche aggiunto di aver compiuto questa scelta senza essere sottoposta a pressioni. E anche l'Unione delle Comunità islamiche d'Italia ha voluto prendere parte "alla felicità dei genitori di Silvia Romano e dell’Italia nel riaverla a casa". La stessa Unione ha anche ringraziato l'esecutivo presieduto dal professor Giuseppe Conte ed i servizi d'intelligence per la riuscita dell'intervento internazionale.
La felicità, insomma, prescinde dall'appartenenza religiosa.
Il commento che risulta più in grado di far capire quanta soddisfazione ci sia negli ambienti confessionali per il ritorno della Romano, però, rimane quello del cardinal Gualtiero Bassetti, l'arcivescovo di Perugia, che sembra esprimere l'opinione dell'intero emisfero cattolico: "" C'è stata un'accoglienza, una festa da parte di tutti perché è stata una nostra figlia che ha corso pericoli enormi, che ha avuto coraggio e l'abbiamo potuta abbracciare almeno col cuore perché ora non si può fare con le braccia e con le mani e io che sono un tipo affettuoso patisco tanto", ha concluso il cardinale.
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