Sono 7 gli agenti di polizia feriti nel corso delle manifestazioni di Torino, dove un gruppo di studenti ha provato ad assaltare la sede di Confindustria entrando in contatto con la polizia. Armati di pietre e bastoni, alcuni giovani hanno tentato di entrare negli uffici dell'Unione industriali, trovando lo sbarramento delle forze dell'ordine. Dalle identificazioni condotte dalla polizia, è emerso che i giovani che sono arrivati allo scontro con le divise appartengono ai centri sociali cittadini e sono stati denunciati per violenza e lesioni. Comprensibile il malumore della polizia davanti al continuo attacco.
A fine gennaio s'era sollevata una rivolta davanti alle forze dell'ordine che, nello svolgimento del loro lavoro, avevano contrastato l'assalto degli studenti alla sede di Assolombardia con cariche di alleggerimento. La sinistra e l'opinione pubblica si erano schierati contro le divise, accusandole di utilizzare il pugno duro contro gli studenti che manifestavano per i loro diritti. Anche in quell'occasione non erano mancati gli infiltrati dei centri sociali, come testimoniato dalle forze dell'ordine presenti sul posto. Gli attacchi della politica e dell'opinione pubblica hanno sconcertato gli uomini in divisa impegnati sul campo a tutela degli obiettivi sensibili e dopo quanto accaduto a Torino, con ben 7 poliziotti rimasti feriti durante l'azione d'assalto alla sede di Confidustria, gli umori sono ancora più cupi.
"Abbiamo capito che la parola d'ordine è 'non reagite', 'fategli fare quello che vogliono', 'sono ragazzi'. No! Non è così", ha attaccato Pasquale Griesi, segretario regionale Lombardia e coordinatore nazionale per i reparti mobili del sindacato Fsp. L'agente, in servizio a Milano, ha aggiunto, rivolgendosi a Luciana Lamorgese: "Avremmo desiderato, avremmo voluto un ministro che prendendosi le proprie responsabilità per il governo che rappresenta, 'visto che in questo governo ci sono tutti' dicesse le cose come stanno. Ovvero: "La polizia reagisce agli attacchi. Se vi attenete alle regole che la società impone nessuno vi manganellerà gratuitamente".
La polizia ora chiede maggiori tutele da parte di "Minidurante il suo operato: "Ministro i suoi uomini la sfiduciano, si informi! 7 colleghi feriti a Torino per essere stati bersaglio di bastonate da parte di questi poveri ragazzi! Milano, Roma, Napoli e altre città, colleghi che pregano tutti i giorni di tornare sani e salvi dalle proprie famiglie!". Le manifestazioni studentesche sono solo la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Da tempo la polizia lamenta mancanza di organico e di mezzi per effettuare adeguatamente il proprio lavoro.
"Esigiamo che lo Stato ci tuteli! Questo sistema non può durare per molto ancora, la colpa è la vostra. Abbiate il coraggio di assumervi le vostre responsabilità, non vi chiediamo altro", conclude Pasquale Griesi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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