Il sindaco di Riace diventa eroe dell'Anpi

L'Anpi di Venaria conferisce la tessera ad honorem al "partigiano Mimmo" e si prepara a scendere in piazza contro "l'onda nera che si è insinuata nella sedi istituzionali"

Il sindaco di Riace diventa eroe dell'Anpi

Domenico Lucano, il sindaco di Riace indagato dalla Procura di Locri per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e affidamento fraudolento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti, entra ad honorem nel Pantheon dei partigiani.

La patente di anti-fascista dell’anno è arrivata dall’Anpi di Venaria con un annuncio pubblicato su Facebook mercoledì. “Conseguendo i principi che da sempre la contraddistinguono l’Anpi di Venaria”, il presidente Calogero Iandolino, “conferisce l’iscrizione ad honorem a Mimmo Lucano, sindaco di Riace, per il suo grande impegno in tema di accoglienza e solidarietà”. A corredo del post c’è anche la foto della tessera, la numero 140316, rilasciata a Domenico Lucano che viene addirittura indicato come “il partigiano Mimmo”. Ma gli onori resi dai partigiani torinesi al sindaco di Riace non si fermano qui. Sul balconcino della sede di via Cavallo 32 è apparso anche uno striscione con scritto: “Riace non si arresta”.

Il perché di questo innamoramento è presto spiegato. Attorno al modello Riace sta convergendo un mondo a digiuno di miti ed elettori. E nelle beghe giudiziarie di Lucano, il sindaco anti-Salvini, in molti vogliono intravedere una sorta di persecuzione politica. Insomma, l’ennesima conferma che il fascismo c’è e va combattuto. È per questo che sabato 20 ottobre i partigiani torinesi si preparano a scendere in piazza (nella speranza di gremirla) assieme a Pd, Cgil, Arci ed altre sigle, con un nuovo totem da agitare. Quello del sindaco di Riace.

L’immagine plastica di quanto sia temibile quell’onda nera che, a detta dell’Anpi, si è insinuata “all’interno delle sedi istituzionali” e che mina “la pace, l’unità tra i popoli, l’uguaglianza tra gli uomini e gli stessi principi fondanti della nostra democrazia”.

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