Spagna, nascono gemelli privi del gene del cancro al seno

La mamma era affetta da una malattia genetica rara

Spagna, nascono gemelli privi del gene del cancro al seno

Dalla Spagna arriva la notizia che fa felici tutti i genitori ma inquieta gli specialisti di bioetica. Nello scorso luglio, infatti, sono nati i primi gemelli ' liberi' da un gene collegato a una maggiore insorgenza di tumore al seno. Si tratta di un maschio e una femmina voluti far nascere con la pratica della fecondazione assistita dalla mamma Laura (nome di fantasia) la cui nonna e bis nonna sono morte di cancro al seno.

Anche sua mamma aveva una mutazione del gene Brca2 , che aumenta le possibilità di sviluppare il tumore alla mammella. Un 'gene difettoso' simile a quello che ha spinto l'attrice Angelina Jolie a sottoporsi a mastectomia preventiva. "Quando a mia madre è stata diagnosticata una seconda volta il cancro al seno, la prima volta era successo a 30 anni, l'oncologo ha suggerito uno studio genetico. Altre parenti erano morte in giovane età ", ha raccontato Laura, intervistata dal giornale El Mundo che si è sottoposta ad alcune analisi genetiche che hanno evidenziato come anche lei avesse una mutazione nel gene BRCA2, anomalia che aumenta anche le possibilità di sviluppare cancro alle ovaie.

"Ho capito che volevo essere madre, ma anche che non volevo assolutamente trasmettere quel "gene difettoso" alle mie figlie", ha aggiunto Laura spiegando così la sua decisione di rivolgersi ai centri di fertilità di Valencia dove si è sottoposta a una procedura che permette di selezionare gli embrioni che non portano la mutazione del cancro. La legislazione spagnola, infatti, autorizza questa procedura per i casi di gravi malattie genetiche e nel caso si tratti di cancro ereditario è la Commissione Nazionale per la riproduzione assistita del ministero della Sanità spagnolo che deve autorizzare questa tecnica. Il comitato valuta, caso per caso, la famiglia e la storia clinica delle donne per capire se la mutazione può causare l'insorgenza precoce della malattia nella prole.

A sei mesi di distanza dalla richiesta Laura e suo marito hanno ottenuto l'approvazione della Commissione per scegliere solo quegli embrioni liberi dal gene difettosi. Sono stati così selezionati 11 embrioni e si è visto che tre di loro erano liberi di BRCA. Di questi due sono stati impiantati mentre il terzo è stato congelato nel caso in cui Laura volesse altri figli.

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