Si era difeso perché "mi sono sentito aggredito". Era il giugno del 2006 quando Ermes Mattielli, 54 anni, usò la sua calibro 9 e scaricò l'intero caricatore - 15 colpi - contro i nomadi arrivati a rubare nella sua ricicleria. Era il rame ad attirarli, un classico business dei nomadi in tutta Italia.
Erano armati di spranghe e lo avevano minacciato. Mattioli, subito dopo l'evento, spiegò così al Gazzettino la sua vicenda: "I nomadi mi rubavano anche il pane, le biciclette. Cosa dovevo fare? Subivo e lasciavo perdere". Poi aggiunse: "Era notte, erano armati di spranghe. Ho avuto paura. Quando uno di loro mi ha detto minaccioso 'stai zitto!', mi sono sentito davvero aggredito, anche psicologicamente. Ho premuto il grilletto. Ho capito che avevo sparato quindici colpi quando il caricatore si è svuotato. Spero che quei ragazzi se la cavino".
Ma il giudice ha deciso che è colpevole. Cinque anni e quattro mesi per duplice tentato omicidio dei nomadi Blu Helt, allora 28enne, e Cris Caris, 22 anni nei giorni degli eventi. Ma non solo. Perché il Tribunale ha anche stabilito che dovrà risarcire i rom con 135mila euro di provvisionale.
Ermes Mattielli si è sempre considerato un perseguitato dalla giustizia. Voleva difendere i suoi beni, anche se l'accusa ha sostenuto che "non avevano valori paragonabili alla vita di due persone". Oltre al danno, la beffa.
Anche Matteo Salvini si è espresso sulla questione: "Ermes Mattielli - scrive su Facebook - commerciante e invalido civile, sparò e ferì due NOMADI che erano entrati, spranghe in mano, nel suo magazzino per rubare.
È stato condannato a 5 anni di GALERA per tentato omicidio e a risarcire i due ladri (condannati a 4 mesi...) con 135.000 euro. PAZZESCO! Come Lega faremo il possibile per aiutare questo commerciante. Come cittadino, sono schifato da questa "giustizia". Io sto con Ermes".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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