Cosa si vede quando si muore? Cosa avverte il cervello negli ultimi istanti di vita? A queste domande che da sempre coninvolgono gli uomini ha provato a dare una risposta l'Università di Southampton con uno studio pubblicato su 'Resuscitation'. I rilievi sono stati possibili ascoltando le testimonianze di coloro che sono andati in arresto cardiaco per diversi minuti per poi tornare alla vita con le manovre di rianimazione.
Quasi il 40% dei sopravvissuti a un arresto cardiaco descrive un qualche tipo di consapevolezza nel periodo di tempo in cui erano clinicamente morti, prima che il cuore ripartisse. Un uomo addirittura ha ricordato di aver lasciato il suo corpo e di aver assistito alle manovre di rianimazione da un angolo della stanza. Nonostante sia rimasto 'morto' per 3 minuti, il 57enne di Southampton coinvolto nella ricerca ha ricordato le azioni degli infermieri nel dettaglio, descrivendo pesino il suono dei macchinari. "Sappiamo che il cervello non può funzionare quando il cuore smette di battere", spiega al 'Telegraph' il coordinatore del lavoro, Sam Parnia, ricercatore un tempo alla Southampton University e oggi alla State University di New York. "Ma in questo caso la consapevolezza cosciente è continuata per più di 3 minuti nel periodo in cui il cuore non batteva, nonostante il cervello si 'disattivi' 20-30 secondi dopo che il cuore si è fermato". "L'uomo - prosegue Parnia - ha descritto tutto quello che è accaduto nella stanza.
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