"Stupratori a casa della Boldrini": rinviato a giudizio sindaco della Lega

Le parole contro la Boldrini sono costate carissime al primo cittadino di Pontinvrea Mauro Camiciottoli: ora dovrà risponderne davanti al giudice

"Stupratori a casa della Boldrini": rinviato a giudizio sindaco della Lega

Aveva auspicato che gli stupratori di Rimini venissero condannati a scontare gli arresti domiciliari a casa di Laura Boldrini. E ora il sindaco leghista Mauro Camiciottoli è stato rinviato a giudizio per diffamazione.

Il primo cittadino di Pontinvrea, in provincia di Savona, finirà alla sbarra per un post scritto su Facebook a settembre dello scorso anno. Erano le settimane in cui le cronache raccontavano delle violenze sessuali in spiaggia: una in particolare aveva colpito per la propria efferratezza, quella che vedeva come protagonista il 20enne congolese Guerlin Butungu.

Camiciottoli aveva reagito alle notizie delle cronache giudiziarie prendendosela con la Boldrini, ritenuta responsabile dei delitti attribuibili agli immigrati. Per quelle parole violente era stato querelato e ora dovrà rispondere in giudizio di quanto scritto.

La decisione del gup del tribunale di Savona è stata accolta con grande soddisfazione dalla ex presidente della Camera che commenta. "Non cediamo alla violenza di chi si nasconde dietro una tastiera. Come vedete, denunciare chi minaccia e diffama, alla fine paga".

Amaro invece il commento del sindaco: "È lapalissiano che la frase, certamente aspra, non abbia alcun carattere diffamatorio, ma sia solamente una forte provocazione volta a sottolineare l'assoluta assurdità delle tesi portate avanti da anni da Laura

Boldrini, a danno dei cittadini italiani. A processo - promette - mi difenderò con le unghie e con i denti chiarendo le più che fondate ragioni che mi hanno portato ad una così dura presa di posizione ai danni della Presidenta".

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