Suicidio per il video hard: 4 indagati per diffamazione

Sotto inchiesta quattro uomini che avrebbero diffuso le clip con le immagini della ragazza. I familiari: "Basta gogna per Tiziana"

Suicidio per il video hard: 4 indagati per diffamazione

Quattro indagati per diffamazione. Sarebbe questo per il momento l'esito delle indagini avviate dopo la denuncia di Tiziana, la ragazza originaria di Napoli, che si è tolta la vita dopo la diffusione in rete di un video hard. Il pm Alessandro Milita, del pool coordinato dal procuratore aggiunto Fausto Zuccarelli, aveva aperto il fascicolo dopo la denuncia presentata dalla ragazza nel maggio 2015. E dopo lo sviluppo delle indagini risulterebbero iscritti nel registro degli indagati quattro uomini a cui la stessa Tiziana aveva girato i video senza però dare loro l'autorizzazione per la diffusione. In questo momento il pm indaga anche contro ignoti per la violazione della privacy. Intanto è stato anche aperto un fascicolo per istigazione al suicidio che è legato alla tragedia che ha portato alla morte di Tiziana, forse stanca per le continue offese ricevute a cauda di quelle clip. I familiari della ragazza scossi dalla tragedia hanno chiesto di porre fine alla gogna mediatica a cui è stata esposta la ragazza anche dopo la morte. "Ora chiedono giustizia affinché la morte non risulti vana, l'ennesima. Rispettate il loro dolore" fa sapere chi è vicino a loro in queste ore. La mamma di Tiziana punta il dito contro l'ex fidanzato: "È stata plagiata dal suo ex fidanzato - dice la madre agli inquirenti, riportata dal Messaggero - Mia figlia era fragile. Non aveva mai accettato di essere stata abbandonata dal padre.

È per queste ragioni che quei ragazzi, in appena un anno, l'hanno condotta alla morte. Anche se in quella cantina dove si è tolta la vita Tiziana era da sola, moralmente, a tirarle il cappio intorno al collo sono stati l'ex fidanzato e quelli che ne hanno approfittato".

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