Ha viaggiato per oltre 400 chilometri legato con delle cinghie sotto a un tir. È l'odissea di un migrante di circa 20anni, scoperto dalla polizia stradale di Frosinone.
Il giovane afghano è stato liberato, ormai stremato, dopo che al centralino della polizia sono arrivate numerose segnalazioni da parte di automobilisti che lo avevano notato e che temevano che potesse cadere ed essere travolto.
Il tir è stato quindi fermato e lo straniero è stato portato in ospedale in ambulanza. Non è ancora chiaro se l'autista del mezzo fosse a conoscenza del "passeggero". Pare che il 20enne fosse salito a Brindisi e che volesse arrivare a Civitavecchia per poi imbarcarsi per la Spagna.#PoliziaStradale Frosinone ferma tir su A1 e salva giovane profugo agganciato sotto. Aveva viaggiato cosí per 400 km pic.twitter.com/eVQBfO3416
— Polizia di Stato (@poliziadistato) 23 agosto 2016
"Ho 18 anni. Sono partito da solo dalla Grecia alla volta dell'Italia, ma non voglio restare qui. Ero diretto in Francia, a Parigi, ho i miei amici lì. I miei fratelli e mia madre si trovano invece in Svizzera. È stato duro viaggiare così a lungo, 22 ore, senza cibo nè acqua, sena dormire. Sono fuggito da Kabul dieci mesi fa, ho attraversato l'Iran, la Turchia, spesso viaggiando a piedi. Sono stato in un campo a Idomeni, in Grecia, per sei mesi, e in nave ho raggiunto l'Italia. Ho contattato e pagato una persona, sono rimasto legato sotto al tir anche durante il viaggio verso l'Italia, ho pagato per questo 900 euro". Lo ha detto a Sky TG24 HD il ragazzo afghano che ha viaggiato per oltre 400 chilometri legato sotto un tir, salvato ieri dalla polizia stradale. "Quello che ho vissuto nella mia vita - ha aggiunto - è stato molto più pericoloso di questo viaggio, in Afghanistan c'è la guerra civile e vorrei imparare il francese e ottenere documenti francesi. Voglio una vita sicura, in un mondo senza pericoli".
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