Mal di testa, nausea, bruciore agli occhi e al naso. Sono questi i sintomi che molti cittadini a Taranto hanno accusato dopo aver avvertito un forte odore di gas nell'aria.
Addirittura, su disposizione dei dirigenti scolastici, due scuole sono state evacuate. C'è chi ha ipotizzato che la puzza provenisse dallo svuotamento dei serbatori di una nave petrolifera. Fatto sta che oltre a due mari, Taranto ha anche due fabbriche di una certa rilevanza ambientale. Da un lato Arcelor Mittal (ex Ilva), dall'altro Eni. Numerose sono state le segnalazioni da parte dei cittadini all'Arpa (l'agenzia regionale per la protezione ambientale), ai vigili del fuoco, alla Asl e alle forze dell'ordine.
Anche sui social network non sono mancati i post di protesta contro il cattivo odore in tutta la città.
"A Taranto non ci sentiamo al sicuro" grida un post sulla pagina "Giustizia per Taranto" e si invita tutti a "non lamentarsi solo sui social". Continua il post "I cittadini devono collaborare segnalando ai Vigili del Fuoco (115) tutte le volte che avvertono questi cattivi odori, e richiedere ad Arpa ( info@arpa.puglia.it) di chiarire fonte ed entità della puzza avvertita. In caso di malore quali bruciori ad occhi, naso, bocca, nausea, giramenti di testa, di rivolgersi al pronto soccorso, ma solo così possiamo farci sentire ed eventualmente agire.
" I vigili del fuoco hanno consigliato di chiudere le finestre nonostante il clima mite (come accade nei "wind days", i giorni in cui soffia il vento da nord e le polveri sottili dell'ex Ilva volano verso la città a due passi dallo stabilimento siderurgico). I cittadini, però, non si sentono al sicuro e su Facebook scrivono: "Siamo ostaggio delle grandi industrie".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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