Immobili, compendi aziendali, autoveicoli, rapporti finanziari e polizze assicurative: è la maxi confisca effettuata questa mattina ad Anzio dalla guardia di finanza e dalla questura di Roma, ai danni di famiglie affiliate alla 'ndrangheta del litorale laziale. Il provvedimento di confisca era stato emesso dalla corte d'Appello ed era diventato definitivo dopo una sentenza della Cassazione.
L'operazione di questa mattia è stata messa in atto nell'ambito dell'inchiesta "Antium", guidata dalla direzione distrettuale antimafia e dagli specialisti dell'anticrimine. Gli investigatori hanno ricostruito e analizzato la posizione economica e patrimoniale di 7 persone e quelle dei membri dei rispettivi nuclei familiri, che erano stati coinvolti in attività di traffico di droga, affiliate a una cosca della 'ndrangheta.
Tra i nomi dei proprietari dei beni confiscati spiccano Angelo Gallace e Liberato Tedesco, condannati nel 2013 perché membri di un'associazione di stampo mafioso, quali vertici di un'articolazione della cosca "Gallace-Novella", come ha reso noto AdnKronos. Gallace era incaricato dello spaccio di droga, mentre Tedesco forniva supporto ai latitanti della cosca.
I beni che entreranno a far parte del patrimonio dello Stato comprendono 6 fabbricati, 2 terreni, 6 auto, 3 motoveicoli, una ditta che si occupava della gestione di palestre, l'intero patrimonio aziendale di una società, che commerciava in pesce, crostacei e molluschi, 9 tra rapporti
finanziari e polizze arricurative. Il valore complessivo si aggira intorno a 1,3 milioni di euro.Oltre alla confisca, sono state disposte misure di sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno per tre anni.
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