"Ti stacco la testa", minacce a “Chi l'ha visto?” sul caso Agata

Minacciato un giornalista di "Chi l'ha visto?" da una persona vicina all'uomo accusato di aver ucciso la 22enne Agata Scuto nel 2012

"Ti stacco la testa", minacce a “Chi l'ha visto?” sul caso Agata

Il caso di Agata Scuto si arricchisce di ulteriori particolari inquietanti. Un giornalista di “Chi l’ha visto?" è stato minacciato da Rosario Palermo, ex compagno della madre di Agata e da un giovane che era insieme all’uomo, accusato di aver ucciso la figlia della compagna e averne fatto sparire il corpo.

Nella puntata del 19 gennaio 2022, la trasmissione di Rai 3 ha proposto un servizio condotto da Francesco Paolo Del Re. Il giornalista ha avvicinato Palermo nel tentativo di intervistarlo, ma l’uomo si è allontanato, apostrofandolo “pezzo di m…”. Del Re è stato poi raggiunto di un giovane, che ha bloccato l’operatore e ha proferito minacce: “Te ne devi andare, non te lo dico più. Te ne do due a ‘Sole piatti’, ti do tre minuti di tempo. Non te lo dico più. Te ne devi andare ora. Scompari. Scompari. Scompari. Non parlare più. Non parlare più. Ti arriva uno schiaffo che la testa te la stacca. Te ne devi andare ora. Non parlare più. Hai capito o no? Ti meno, il tempo che ti dico che ti meno ti ho già menato. Vattene e non andare sotto casa sua. Non devi andare nemmeno sotto casa sua. Se ti vedo sotto casa, ascoltami, io sono amante degli amici, non te lo dico più. Se io esplodo vi porto a tutti e tre, prendo la corda, andiamo su in montagna, e poi glielo dico io che sono stato io ad ammazzarvi”.

La scomparsa e le indagini

Agata Scuto è scomparsa da Acireale il 4 giugno 2012. Aveva 22 anni, una disabilità che le consentiva di ricevere una piccola pensione di poco più di 200 euro al mese. Quel giorno la giovane decide di pranzare in casa da sola, mentre la mamma Mariella si reca dalla nonna. Al ritorno, Mariella però non la trova in casa e la chiama: lei le rivela di essere fuggita con un ragazzo e di non aver detto mai nulla perché si vergognava. All’apparenza Agata ha lasciato tutto a casa, tra cui molti vestiti nuovi e la biancheria intima. Ha portato solo un documento e il libretto per la pensione di invalidità.

Nel 2020 le indagini, che avevano ricevuto uno stop dopo che la famiglia aveva ritirato la denuncia di scomparsa nella speranza che la giovane tornasse volontariamente, sono riprese le indagini, poiché “Chi l’ha visto?” aveva ricevuto una segnalazione dai vicini di casa di Agata: secondo la segnalazione, la ragazza non avrebbe mai lasciato l’abitazione e sarebbe ancora nella cantina.

All’epoca della riapertura del caso, Rosario Palermo ha smentito di essere stato inoltre avvistato dai vicini nei pressi della casa della sua ex. E ha minacciato la testimone. “Non ero io - ha detto - perché ero andato a lavorare. C’è stata una, ho chiesto a Mariella chi fosse, che vado e le stacco la testa perché devi essere sicura se ero io con la macchina là e invece non è vero”. Inoltre Palermo negò di sapere dove fosse o di averla aiutata a fuggire da casa.

L’ombra della gravidanza

Agata teneva un diario su cui annotava la data delle mestruazioni. Un giorno, poco prima di scomparire, fece notare alla madre di avere un ritardo di due mesi. Poi iniziò ad avere atteggiamenti di gelosia nei confronti del compagno della sua mamma, fece una dieta e iniziò a dimagrire. Palermo ha affermato inoltre che la ragazza gli avesse proposto di diventare la sua fidanzata, mentre Mariella, che ha riferito di atteggiamenti violenti da parte dell’ex, ha aggiunto di aver letto sul diario: “Mamma cornuta”. Infine Mariella racconta di come Palermo, il giorno della scomparsa di Agata sia tornato a casa ferito, ma che lui si è giustificato per questo. L'ipotesi è che Palermo fosse il padre del bambino che Agata portava in grembo e che sarebbe morto quel giorno con lei.

Secondo la procura, Palermo mentirebbe e avrebbe cercato di inquinare le prove.

L’uomo è stato intercettato mentre, parlando da solo nella sua auto, avrebbe fatto riferimento a un corpo bruciato: avrebbe detto infatti di una ragazza morta, strangolata e bruciata in un casolare nella campagna di Pachino.

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