Torino, lo circondano e tentano di amputargli il braccio col machete: sospetti sui pachistani

La vittima, un asiatico di circa 30 anni, è stata trasportata subito in ospedale. Si indaga sulla rete criminale al centro di un traffico internazionale dedito a far passere clandestini in Europa

Torino, lo circondano e tentano di amputargli il braccio col machete: sospetti sui pachistani

Prima lo avrebbero circondato, poi avrebbero tentato di tagliargli un braccio con un machete. È accaduto ieri sera, a Torino, in via Cecchi 72, nel cuore del quartiere Aurora, dove un uomo di origini pachistane di 30 anni è stato accerchiato e poi aggredito con quell'arma che gli avrebbe provocato una ferita piuttost grave. Secondo quanto riportato da La Stampa, la vittima dopo l'attacco è stata trasportata all'ospedale San Giovanni Bosco. L'aggressione nel cuore di una serata d'inverno, all'aperto. Praticamente chiunque avrebbe potuto osservare i dettagli e i volti dei membri della gang.

L'identità degli aggressori

Secondo quanto ricostruito, gli aggressori, fuggiti subito dopo l'assalto, potrebbero essere alcuni connazionali dediti al traffico di clanestini, diretti in Europa. Il fatto si è verificato poco dopo alcuni arresti da parte della squadra mobile di Torino e della polizia di frontiera francese che, con l'ausilio di Europol, hanno smantellato nelle ultime ore un'associazione criminale di pachistani preposta al traffico di clandestini dall'Asia all'Europa, passando per il capoluogo piemontese. Intanto, gli investigatori stanno cercando di identificare la vittima: non è escluso, infatti, che il 30enne possa aver pagato l'associazione criminale per superare il confine e che pretendesse il viaggio nonostante gli arresti.

L'altro episodio

Nel marzo di quest'anno, in piazza Baldissera si era verificato un episodio molto simile, quand un giovane pachistano era stato accoltellato da alcuni connazionali. In quella circostanza, l'uomo ferito abitava con altre sette persone in via Cecchi, sempre a Torino, e aveva pagato 500 euro all'organizzazione criminale per raggiungere Parigi. In tasca, però, aveva altro denaro e i malviventi, notando questo dettaglio, gli avrebbero chiesto la consegna di tutti soldi. L'uomo si era rifiutato e loro avevano cercato di ucciderlo.

La banda sgominata

In base a quanto ricostruito nelle ultime ore, l'organizzazione (poi smantellata) sarebbe responsabile dell'ingresso illegale nell'Unione europea di centinaia di persone, provenienti da Pakistan, India e Sri Lanka. Secondo quanto riportato anche da Today, nelle ultime ore, sarebbero stati eseguiti sei fermi di indiziato di delitto e dato esecuzione a due mandati d'arresto europeo nelle province di Torino, Alessandria, Bergamo, Treviso e Trento.

Le "cellule"

A Bergamo, sempre nelle ultime ore, è stata scoperta una casa con all'interno 20 pachistani in procinto di partire per l'Europa del nord, mentre sempre a Torino, in via Carmagnola,

un'abitazione ospitava 14 pachistani. Sembra che il gruppo criminale fosse talmente conosciuto, non soltanto in Italia ma anche nei vari Paesi d'origine, da ricevere richieste direttamente dagli stati degli aspiranti viaggiatori.

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