Si può lavorare al freddo pur di salvare lo stipendio (e il posto)? In Valsusa sì. Nei due stabilimenti torinesi della Tekfor Neumayer (fonderia di proprietà tedesca) è stato abbassato il termostato da 18 a 16 gradi.
Il motivo? C'è bisogno di risparmiare, visto che l'azienda è in forte crisi di liquidità. Non c'erano alternative. Anzi, una c'era: tagliare forza lavoro. Gli operai accettano il sacrificio, anche se si lamentano: "Difficile lavorare al freddo".L'azienda avevagià ridotto del 20% gli stipendi dei dirigenti. Ma evidentemente non bastava. Quindi ha tagliato le consulenze esterne e le spese per le auto aziendali e il telefono. Ma ancora non è bastato. Si è passati, quindi, al riscaldamento. "Sono scelte drastiche che però stanno dando risultati positivi in termini di bilancio", spiega l'a.d. Roberto Peiretti al quotidiano La Repubblica.
Ma cosa ne pensano i lavoratori? Per Bruno Allegro, delegato Rsu Uilm, "è una decisione che i dipendenti hanno accettato malvolentieri, ma non si poteva fare altrimenti per portare a casa gli stipendi. Quando è arrivato il grande gelo la situazione era davvero difficile e abbiamo chiesto e ottenuto che, almeno per qualche giorno, venisse nuovamente alzata la temperatura di pochi gradi". Del resto, si saranno detti i lavoratori, è meglio stare al caldo a casa, ma senza lavoro, o al freddo con un impiego? La risposta, in questi difficili tempi di crisi, è quasi scontata.
Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.