Un murales per celebrare il leader separatista di Donetsk, Alexander Zakharchenko, morto lo scorso anno in un attentato dinamitardo. È comparso nel parco Dora, in zona Borgo Vittoria, alla periferia di Torino, sulle mura di una ex fabbrica abbandonata messa a disposizione dei writers.
A firmarlo è il collettivo #Donbassart, una crew di streetartist torinese che ha voluto dedicare l’affresco di due metri per tre al combattente filo-russo del Donbass, in una zona frequentatissima dai giovani. “In Zakharchenko i ragazzi vedono un modello di eroe che ha sacrificato la vita per difendere la sovranità e l’identità del suo popolo, mentre in Italia i governi si decidono a Bruxelles o a Washington”, commenta Maurizio Marrone, consigliere regionale di Fratelli d’Italia e presidente della Rappresentanza della Repubblica Popolare di Donetsk, che nel 2016 ha aperto i battenti nel capoluogo piemontese.
Il primo settembre dello scorso anno l’ex presidente dell’autoproclamata Repubblica Popolare è stato vittima di un’esplosione avvenuta nei pressi del bar Separ, nel centro di Donetsk. Un passato da elettricista nelle miniere, aveva assunto la guida dei miliziani ribelli dopo la rivoluzione del febbraio del 2014 a Kiev. Nemico giurato del governo nato con Euromaidan, aveva guidato la delegazione separatista nei colloqui di pace a Minsk, dopo aver sconfitto l’esercito ucraino nella battaglia di Debaltsevo.
È stato una figura chiave nel conflitto nelle regioni del Sud-Est dell’Ucraina, che secondo le Nazioni Unite ha mietuto finora oltre 13mila vittime.
Per cercare di porre fine ai combattimenti è prevista nelle prossime settimane a Parigi una nuova riunione dei leader del cosiddetto "formato normanno". Ad annunciarlo, a margine del G7 di Biarritz, è stata la cancelliera tedesca, Angela Merkel.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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