Il padre entra al pronto soccorso dell'ospedale Mauriziano di Torino in codice di verde, ma lui non accetta il fatto di dover attendere per una visita e si scaglia contro l'infermiera responsabile dell'area Triage, insultata pesantemente, e quindi anche con gli agenti intervenuti sul posto, costretti ad usare lo spray urticante per avere la meglio su di lui.
Protagonista in negativo dell'ennesimo caso di violenza tra le pareti di una struttura ospedaliera è un 23enne di nazionalità tunisina, tratto in arresto al termine delle fasi di identificazione con l'accusa di interruzione di pubblico dervizio e per resistenza a pubblico ufficiale.
L'episodio a cui si fa riferimento è avvenuto durante la serata dello scorso giovedì 30 gennaio, ma è stato reso noto solo nelle ultime ore. Il nordafricano, in evidente stato di alterazione psico fisica cagionato da un abuso di sostanze alcoliche, si è presentato nella struttura di primo soccorso del Mauriziano in compagnia del padre.
Un esame della situazione clinica di quest'ultimo, tuttavia, aveva portato all'attribuzione di un codice verde, per delle condizioni non eccessivamente preoccupanti.
Una scelta, questa, che ha fatto montare su tutte le furie il 23enne magrebino il quale, compreso che si sarebbe dovuto sedere per aspettare il proprio turno come i numerosi altri pazienti già presenti al pronto soccorso, ha dato in escandescenze, prendendosela con l'infermiera chiamata a gestire il reparto del Triage.
Identificata come principale responsabile dell'attesa che avrebbe dovuto fare, l'operatrice è divenuta oggetto delle invettive del tunisino, che l'ha ingiuriata pesantemente urlandole contro insulti di ogni genere.
A questo punto non è rimasto altro da fare che contattare le forze dell'ordine, tuttavia all'arrivo sul posto degli uomini della questura di Torino la situazione non è cambiata. Convinto delle proprie ragioni, ed allo stesso tempo furioso, il nordafricano ha minacciato i poliziotti, afferrando uno di essi per il braccio. Quest'ultimo ha tuttavia avuto la prontezza di riflessi per liberarsi della presa ed utilizzare la bomboletta di spray urticante contro il facinoroso, ammanettato e trasportato poi negli uffici della centrale. Anche qui, tuttavia, le intemperanze dello straniero sono proseguite, rendendo più complesse le operazioni di identificazione ed incriminazione.
Per ovviare alla problematica dell'incremento di
casi di violenza nelle corsie degli ospedali, la Asl di Torino ha attivato da sabato il tanto atteso servizio di vigilanza armata attivo 24 ore su 24 nei pronto soccorso operativi del capoluogo piemontese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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