Torino, uccide moglie e figlio di 5 anni e tenta il suicidio

L’uomo, un 39enne italiano, è stato arrestato dai carabinieri dopo aver tentato di togliersi la vita lanciandosi dal balcone

Torino, uccide moglie e figlio di 5 anni e tenta il suicidio

Tragedia in provincia di Torino dove Vito Alexandro Riccio, un italiano di 39 anni, ha ucciso la moglie e il figlio di soli 5 anni. Secondo quanto rivelato degli investigatori, l’arma usata per compiere il folle gesto sarebbe un oggetto contundente non ancora rinvenuto.

L'uomo ha cercato di ammazzarsi

Non ci sarebbe stata alcuna lite prima del duplice omicidio commesso da Vito Alexandro Riccio, 39enne rappresentante incensurato. Dopo aver ucciso la donna e il bambino, l’uomo ha cercato di togliersi la vita tagliandosi le vene e lanciandosi dal balcone dell’abitazione al secondo piano dove poco prima aveva commesso il duplice omicidio. Sono stati i vicini di casa della coppia ad allertare i militari che, giunti sul luogo, hanno bloccato il 39enne. Dopo l'impatto a terra l'uomo aveva tentato di raggiungere le scale, dove è stato bloccato dai carabinieri che lo hanno trasportato al Cto di Torino. Il giovane, in stato di fermo e piantonato dai militari, ha riportato una frattura allo sterno ma non sarebbe in pericolo di vita. Intanto, nella casa dove è avvenuto il delitto sono in corso i rilievi tecnici dei carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Torino.

"Vi porto via con me"

Secondo quanto ricostruito, la tragedia familiare sarebbe avvenuta verso le tre di questa notte, tra giovedì 28 e venerdì 29 gennaio, in una abitazione di un condominio di via Barbaroux a Carmagnola, comune in provincia di Torino situato a circa 30 chilometri a sud del capoluogo piemontese. A chiamare le forze dell’ordine sono stati i vicini di casa allarmati dalle urla che provenivano dall’appartamento. L’assassino sarebbe Alexandro Riccio, di 39 anni, che ha ucciso la moglie Teodora Casasanta, sua coetanea, e il figlio Ludovico di 5 anni. Quando i carabinieri sono arrivati sul luogo hanno rinvenuto l’uomo a terra, nel cortile del condominio, e lo hanno portato in ospedale. Secondo le prime ricostruzioni, l’omicida non aveva precedenti.

Prima di uccidere la moglie e il figlio di 5 anni e tentare il suicidio, Riccio ha scritto un biglietto dove dichiarava l'amore per Teodora e il figlio Ludovico:"Vi porto via con me". Sembra che l'uomo abbia voluto con questa frase sottolineare la delusione per un rapporto coniugale ormai destinato alla conclusione. Da quanto emerso sembra infatti che la moglie volesse mettere la parola fine al loro matrimonio.

Calderoli: "Applicare rigorosamente le misure preventive"

Il senatore Roberto Calderoli, vice presidente del Senato, ha commentato così l'ultimo femminicidio avvenuto nel Torinese: "Dolore e sgomento per la terribile strage di Carmagnola, una preghiera per questa mamma e il suo bimbo, ma questa strage purtroppo non è isolata, siamo al terzo femminicidio in questa settimana dopo i casi terribili avvenuti a Palermo e in provincia di Foggia". Calderoli ha anche aggiunto che se si vuole fermare questa strage infinita si devono applicare le leggi vigenti e le misure contenute nel codice rosso varato dalla Lega al governo.

Secondo il senatore vanno quindi applicate in modo rigoroso le misure preventive, in modo da riuscire a proteggere sia le mamme che i bambini. E in caso di delitto vanno poi applicate le sanzioni previste dalla Legge contro assassini e violenti. "Continuo a vedere stupratori che non hanno fatto un giorno in cella patteggiando pene ridicole con gli immediati domiciliari. Continuo a vedere assassini che tra riti premiali, attenuanti e altro sono casa dopo un anno o due e sono liberi incredibilmente in pochi anni alla faccia delle loro vittime" ha infine concluso il Senatore.

A novembre un delitto simile

Quanto avvenuto sembra ricalcare un altro tragico triplice omicidio sempre in provincia di Torino, questa volta consumatosi in una villetta a Carignano, a pochi chilometri di distanza da Carmagnola. In quel caso l’assassino era un 40enne, Alberto Accastellato, che, all'alba dello scorso 9 novembre, dopo aver sparato alla moglie Barbara Gargano, 38 anni, e ai suoi figli, due gemellini di appena 2 anni, si è tolto la vita. La donna era morta su colpo mentre uno dei bimbi, Alessandro, era deceduto poco dopo il suo arrivo in ospedale.

La bambina era invece stata ricoverata in gravissime condizioni nel reparto di rianimazione del Regina Margherita ma, due giorni dopo, i medici della struttura ospedaliera avevano decretato la morte cerebrale della piccola Aurora.

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