Manca poco più di un mese al Natale e oltre ai pandori e ai panettoni tornano anche i dibattiti su quanti parenti invitare al desco natalizio. Gli esperti promettono che quest'anno saremo più liberi rispetto a un anno fa. Non che ci voglia molto a esser sinceri, tuttavia pare che per il secondo Natale consecutivo dovremmo dire addio alle tavolate con i parenti fino al terzo grado. La quarta ondata inizia a far paura e gli assembramenti familiari, soprattutto se in presenza di persone anziane, potrebbero diventare terreno fertile per un contagio diffuso anche a causa della variante Delta.
L'abbassamento del livello di anticorpi nelle persone più adulte che, a Natale, avranno completato il ciclo vaccinale da quasi un anno e molte di loro saranno ancora in attesa di ricevere la terza dose e la contestuale presenza di bambini under 12, che ancora non hanno potuto ricevere la somministrazione, a detta di alcuni esperti potrebbe essere una circostanza pericolosa.
"Finiamola di dire nessuno tocchi il Natale. È un momento strano ma dobbiamo uscire dalla facile propaganda perché la gravità della malattia è sempre quella", tuona l'immunologo Mauro Minelli. "Natale sarà sicuramente molto meno 'ristretto' dell'anno scorso, ma il buon senso ci dice che ci si deve attrezzare perché la pandemia non è finita. Anche per queste festività natalizie, pranzi familiari troppo affollati devono essere evitati. Attenzione e buon senso. Un pò più di tranquillità ci può essere nelle famiglie dove sono tutti vaccinati", dice anche Massimo Galli.
L'ipotesi di reintrodurre un limite alle persone presenti alle tavolate festive, che sia 6 o 8, inizia a circolare tra gli esperti. "Limitarsi a 6-8 persone ai pranzi di Natale, stare attenti con i bambini e con gli anziani, usare la mascherina", raccomanda il virologo Francesco Menichetti. Che lancia anche un allarme: "Con questo ritmo a Natale arriveremo a 25-30mila contagi. Subito dopo Natale potremmo superare anche la soglia del 15% delle degenze ordinarie". Walter Ricciardi sempre lievemente più ottimista, ma comunque l'idea di limitarsi è costante nelle parole degli esperti: "Se prendiamo le misure giuste avremo un Natale tranquillo anche se senza assembramenti folli. A me preoccupa soprattutto il dopo le festività natalizie".
Il tetto massimo di persone a tavola sarebbe un passo indietro importante nelle abitudini che stiamo riconquistando dopo oltre un anno di morigeratezza. Tuttavia, la misura sul Natale potrebbe apparire decontestualizzata dal momento per molte persone, perché da ormai diversi mesi possiamo organizzare grandi feste di compleanno, matrimoni, cenoni con 50 persone al tavolo. Ci hanno detto che possiamo farlo grazie al Green pass, scaricato dalla stragrande maggioranza degli italiani che hanno fatto il vaccino e da tutti quelli che si sottopongono al tampone ogni 48 ore.
Ma l'inverno sta portando con sé una nuova ondata di contagi, tanto che alcune regioni rischiano di tornare in zona gialla. Per "salvare il Natale", come si dice da ormai qualche giorno, sta circolando anche l'ipotesi di reintrodurre la mascherina all'aperto, di cui in zona bianca ci eravamo liberati lo scorso giugno. Nel periodo dei mercatini natalizi, che attirano sempre folle ingenti di persone, alcune città hanno deciso di fare un passo avanti in questa direzione rendendo obbligatoria la mascherina all'interno dell'area dedicata all'evento, ma il governo potrebbe anche decidere per un obbligo a 360 gradi. Ma in Europa c'è anche chi ha deciso di bloccare i mercatini di Natale per il secondo anno consecutivo. A Monco di Baviera, meta ambita degli amanti del genere, si dovrà attendere ancora per respirare la tipica aria natalizia. In Italia, invece, il sindaco di Firenze ha già annunciato che non ci sarà nessun concerto a Capodanno.
Per evitare i rischi, l'ex assessore Pierluigi Lopalco dà un suggerimento: "Io a casa mia a
cena un mio conoscente o un mio amico non vaccinato non lo invito. Se tutti quanti cominciassimo a dire che se non sei vaccinato al cenone di Natale non ci vieni, credo che qualche altra vaccinazione si recupererà".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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