Scappati dalla guerra in Israele, muoiono sulla funivia. La tragedia di Amit e Tal

Erano appena tornati in Italia e sono morti durante una gita in montagna

Scappati dalla guerra in Israele, muoiono sulla funivia. La tragedia di Amit e Tal

Nella tragedia del Mottarone sono morti anche Amit e Tal, appena tornati in Italia dopo essere stati in Israele, loro paese d’origine. Erano scappati dalla guerra, dalla morte, dai razzi per cercare di dimenticare e ieri, domenica 23 maggio avevano deciso di fare una gita in montagna. Ma si è trasformata nell’ultima gita.

Amit, Tal e il loro piccolo di 2 anni

A Repubblica, Milo Hasbani, presidente della comunità ebraica di Milano, ha raccontato che quella giornata avrebbe dovuto ridare a tutti un po’ di spensieratezza. E invece tutta la famiglia ha trovato la morte: Amit Biran, 30 anni, trasferitosi a Pavia nel 2018 per studiare Medicina, sua moglie, la 27enne Tal Peleg, e il loro piccolo di soli 2 anni, Tom, nato in Italia, dove la giovane coppia aveva deciso di vivere. Insieme a loro anche due familiari che erano venuti a trovarli da Israele. Solo il bambino di 5 anni è sopravvissuto, traportato in elisoccorso in ospedale. Il bimbo sta lottando tra la vita e la morte. Appena arrivato all’ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino, le sue condizioni erano subito apparse molto gravi. Il piccolo piangeva e, secondo quanto raccontato del personale sanitario, ripeteva solo: “Lasciatemi stare, lasciatemi stare”. Mamma Tal e papà Amit non erano lì con lui, a proteggerlo e rassicurarlo.

Un mese fa i suoi genitori avevano deciso di traslocare dalla casa di Pavia dove erano arrivati nel 2018.“Avevano traslocato un mese fa, in un appartamento più grande e più vicino al centro perché l'alloggio era diventato troppo piccolo da quando la famiglia si era allargata”, ha raccontato un vicino. Amit studiava medicina e intanto stava facendo il tirocinio. Ma con il capoluogo lombardo aveva un certo legame. Lo si capisce dalla foto scelta per il suo profilo su Facebook dove ha il figlio sulle spalle e come sfondo il Duomo. Collaborava anche con la comunità ebraica per arrotondare, anche se, “negli ultimi tempi, lo vedevamo meno spesso perché doveva concentrarsi per terminare l'università. I suoi figli frequentavano la nostra scuola e, proprio per questo, si occupava della sicurezza della scuola e di un servizio che noi chiamiamo protezione civile. Un ragazzo stupendo, sempre sorridente. Siamo increduli. Ci mancava solo questa dopo la terribile situazione di Israele” ha raccontato il presidente sempre a Repubblica.

La zia è corsa dal nipotino a Torino

La moglie di Amit, Tal, era originaria di Tel Aviv, e nel loro paese tornavano spesso per andare a trovare i parenti. L'ultima volta erano stati i familiari a raggiungerli. E quale occasione migliore per andare a fare una gita sul lago e sul Mottarone? Tutti insieme, sperando di dimenticare almeno per un momento la guerra, i razzi e tutti i morti. Su quella funivia hanno perso la vita anche Barbara Cohen Koninsky, di anni 71 e Itshak Cohen, 82enne, ma ancora non si conosce il legame con la coppia. Dal nipotino, in ospedale a Torino, è accorsa la zia, sorella di Amit. Per stare accanto all’unico sopravvissuto della tragedia. Erano due i bambini che sono stati trasportati in elisoccorso nella struttura ospedaliera, ma ieri pomeriggio Mattia Zorloni, sei anni, non ce l’ha fatta e il suo cuoricino ha smesso di battere.

Il figlio maggiore di Amit e Tal sta ancora combattendo la sua battaglia per vivere. Dopo la paura, il pianto a dirotto davanti a tanti sconosciuti e l’angoscia per essere solo. I medici hanno deciso di sedarlo appena arrivato e, verso le 18, il bimbo è stato sottoposto a un intervento chirurgico durato in tutto 5 lunghe ore.

Fabrizio Gennari, direttore della chirurgia pediatrica dell'ospedale torinese, ha spiegato: “Abbiamo lavorato per stabilizzare le fratture che ha riportato a gambe e braccia. C'è anche un grave politrauma”. Per il momento la prognosi è riservata e saranno decisive le prossime ore per capire come il piccolo paziente risponderà alla cure.

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