Alcol test 4 volte il limite: così il militare americano ha ucciso il 15enne

Si trovava alla guida in stato di ebbrezza la soldatessa americana che nella notte fra sabato e domenica scorsi ha travolto e ucciso un ragazzo di 15 anni. Gli esiti dell'acoltest

Alcol test 4 volte il limite: così il militare americano ha ucciso il 15enne

Emergono ulteriori dettagli sulla tragedia avvenuta a Porcia (Pordenone), dove Giovanni Zanier, un ragazzo di soli 15 anni, ha perso la vita dopo essere stato investito da una soldatessa americana.

Secondo le ultime notizie riferite ad Ansa da alcune fonti investigative, la militare si trovava in stato di ebbrezza al momento del drammatico incidente. L'alcoltest effettuato sulla giovane donna ha infatti dato esito positivo, rivelando un tasso alcolemico nel sangue pari a 2,09 g per litro, ben 4 volte il limite consentito.

Il dramma a Porcia

I fatti si sono verificati nella notte fra sabato e domenica, nella cittadina in provincia di Pordenone. Il 15enne si trovava in strada a bordo della sua bici quando, intorno alle 2:30 del mattino, un'auto gli è piombata addosso. Inutili i soccorsi arrivati tempestivamente sul posto: l'adolescente è deceduto prima ancora di arrivare al pronto soccorso. La soldatessa, che dopo l'incidente ha lasciato il veicolo per soccorrere il giovane, è poi stata trasportata in ospedale.

Si tratta di una soldatessa americana di 20 anni, in servizio presso la base Usaf di Aviano. Considerati i fatti, è stata arrestata per omicidio stradale.

La 20enne era ubriaca

Nella mattinata di oggi sono stati diffusi i risultati dell'alcoltest. La giovane militare era ubriaca quando è accaduto l'incidente. La sua posizione, dunque, si aggrava.

Considerati questi dati e la perizia effettuata dai carabinieri, la procura della Repubblica di Pordenone ha inoltrato la richiesta al gip di convalidare il fermo, eseguito in flagranza di reato. Al momento la statunitense si trova ristretta ai domiciliari alla base di Aviano, sotto la sorveglianza del personale americano e dei carabinieri in servizio all'aeroporto Pagliano e Gori.

Resta da vedere come reagiranno le autorità americane, che potrebbero chiedere di far giudicare la giovane negli Stati Uniti. Il ministero della Giustizia italiano, nell'esercizio dell'azione penale, può effettivamente consentire così all'indagato di essere processato nel proprio Paese, chiarisce anche il Procuratore di Pordenone, Raffaele Tito. "Questa opzione, in capo al Ministro, è operativa in base ai trattati internazionali sulla giurisdizione dei militari Nato in Europa", ha spiegato.

Il cordoglio del Comandante base Usaf

Alla base di Aviano c'è grande sconcerto per quanto accaduto. Il comandante del 31st Fighter Wing, il Brigadier Generale Tad D. Clark, ha espresso quest'oggi il suo cordoglio, dicendosi vicino alla famiglia del ragazzo.

"Rivolgiamo il nostro pensiero e le nostre preghiere alla famiglia della

giovane vittima ed alla comunità italiana. I Comandi del 31st Fighter Wing e dell'Aeroporto Pagliano e Gori stanno lavorando a stretto contatto con le autorità competenti italiane", si legge nel comunicato diffuso.

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