Due uomini evasi, un terzo rilasciato due anni prima che finisse la sua pena. Sono tre i killer che gettano un'ombra sull'estate italiana, in libertà e pare impossibili da rintracciare.
C'è Ismail Kammoun, il 50enne tunisino sul libro paga dei mafiosi, condannato all'ergastolo per omicidio ma ora in libertà, perché dal permesso premio non è più tornato al carcere di Volterra.
Poi c'è Giuseppe Mastino, che per le cronache è Johnny lo Zingaro, condannato a vita per più di un omicidio e che ha usato un permesso di lavoro per far perdere le sue tracce, un permesso alla scuola di Polizia di Cairo.
Infine "Igor il russo", come è stato soprannominato l'uomo che da mesi ha fatto perdere le sue tracce e che si è macchiato dell'assassinio di un barista e di una guardia ecologica.
Inseguito da un mandato di cattura europeo per una serie di stupri in Serbia, sarebbe anche stato condannato a 9 anni per una serie di rapine e poi rilasciato dal carcere di Rovigo nel 2015.Tre casi diversi, tra i quali spicca quello di Kammoun, persino premiato nel 2011 per avere preso il diploma di geometra in carcere. Tre casi simili, tre incubi ancora liberi nell'estate italiana.
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