Triton, con il nuovo piano sarà estesa l'area operativa

La portavoce della Commissione Ue chiarisce che il rafforzamento spetterà a Frontex e all'Italia

Triton, con il nuovo piano sarà estesa l'area operativa

"L'area operativa di Triton sarà estesa". Lo ribadisce oggi il portavoce della Commissione Ue, Natasha Bertaud, alla luce di quanto deciso ieri in Unione Europea, durante il vertice straordinario sul tema dell'immigrazione. Ci saranno nuove risorse e mezzi, ma "spetta a Frontex e all'Italia" decidere in che termini avverrà il rafforzamento.

Ciò che è chiaro è quello che è uscito dalla riunione di ieri, in cui è stato deciso di triplicare le risorse che sono destinate a Triton e a Poseidon, che da fondi sotto i tre milioni di euro salgono a quasi nove al mese, portandosi di fatto alla pari con quanto era destinato dall'Italia all'operazione Mare Nostrum.

L'area operativa sarà estesa, ma di fatto il mandato non cambia, perché è sufficiente il diritto marittimo a imporre alle navi il soccorso delle imbarcazione, a prescindere dai quale sia la posizione rispetto alle coste dei Paesi con uno sbocco sul mare.

Una road map per l'emergenza dovrebbe arrivare verso giugno a sentire quello che ha detto ieri il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Meno di due mesi "per lavorare su questo progetto, per implementare il documento, e per l'agenda europea per l'immigrazione".

Ciò che ancora non è chiaro è come sarà risolta la questione della "distribuzione dei

rifugiati". Se la bozza circolata ieri all'Unione Europea parlava di un numero massimo di cinquemila persone, nel documento finale si è passati all'idea di "un primo progetto pilota su base volontaria" tra i Paesi comunitari.

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