La vacanza insieme, poi la lite: turista italiano uccide l'amica

Un turista italiano trentenne, in vacanza in Croazia, è accusato di aver ucciso l’amica, 40 anni, al culmine di una violenta lite. La tragedia è avvenuta alle prime luci dell’alba. I due avrebbero discusso tutta la notte

La vacanza insieme, poi la lite: turista italiano uccide l'amica

Un turista italiano di 30 anni, originario della Lombardia, è accusato di aver ucciso l’amica quarantenne mentre si trovavano in vacanza a Umago, in Croazia, ospiti del villaggio di Zacchigni, a circa 3 chilometri dal mare. Alle prime luci dell’alba di oggi, venerdì 19 agosto, i due avrebbero litigato violentemente e la discussione sarebbe culminata nella tragedia. Secondo le prime indiscrezioni filtrate dalla Questura istriana, e riportate dalla Voce del Popolo di Fiume, si tratterebbe di due turisti, lui 30enne residente nel milanese e lei 40enne, sposata, di nazionalità ucraina, che abitava da anni in Italia.

Quando i soccorritori sono giunti sul posto, la donna era agonizzante, e il personale medico ha cercato in tutti modi di salvarle la vita. Senza però riuscirsi: è morta pochi minuti dopo il loro arrivo, a causa delle gravi e profonde ferite che aveva riportato su tutto il corpo. Oltre alla polizia croata si è recato sul luogo anche il pubblico ministero Andrea Stefekov che ha fatto arrestare il sospettato. L'uomo è stato anche sottoposto al test alcolemico e antidroga. Il fatto è avvenuto all’interno di un appartamento per turisti sito al primo piano nel villaggio di Zacchigni.

Le indagini

Secondo quanto finora ipotizzato dagli investigatori croati, coordinati dalla Procura di Pola, il 30enne lombardo avrebbe ucciso l’amica, di cui non si conosce ancora la provenienza, al culmine di una discussione andata avanti per tutta la notte. Gli agenti hanno perquisito sia il bilocale in cui è avvenuto il delitto, che l'appartamento sito al piano terra, occupato da una famiglia croata. Una perquisizione sarebbe stata fatta anche all’interno di un’altra abitazione posta a poca distanza dal luogo della tragedia, nella quale, al primo piano, sembra soggiornino due coniugi italiani sessantenni. Tutti gli alloggi sono stati sottoposti a perquisizione e la scientifica ha sequestrato del materiale dall’appartamento della vittima e da quello sottostante. Sul caso stanno indagando gli uomini della polizia di Umago con i colleghi della sezione di Buie.

L'appartamento era distrutto

Alle prime ore del mattino di oggi, verso le 4.55, la centrale di polizia ha ricevuto una chiamata proveniente dal servizio medico di emergenza di Umago riguardante una donna ferita in modo grave. Quando gli agenti sono giunti sul posto, circa un’ora dopo, la persona era già deceduta. Da quanto emerso non era la prima volta che la vittima si recava in vacanza a Zicchigni, anche in compagnia del marito che si trova adesso in Ucraina per lavoro. L’appartamento in cui è avvenuto l’omicidio sarebbe stato trovato in pessime condizioni, con mobili distrutti e finestre rotte. Alcuni testimoni hanno affermato di aver sentito i due amici litigare spesso anche nei giorni precedenti al delitto.

A chiamare i soccorsi sarebbe stata la donna che ha affittato l’appartamento alla coppia di amici e che ha sentito chiaramente delle urla provenire dall’abitazione, oltre a dei rumori di vetri andati in frantumi. La proprietaria ha inoltre spiegato di aver chiamato il marito della 40enne: "Ho chiamato il marito della donna che conoscevo dagli anni passati, ma mi ha detto che potrà venire appena tra tre giorni, perché si trova in Ucraina per lavoro". La vittima aveva presentato l’amico alla padrona di casa spiegandole che l'uomo desiderava vedere il posto per trascorrervi le ferie il prossimo anno.

Urla e vetri rotti

Il sito croato Ubojstvo riporta il racconto fatto da un parente della proprietaria:"Sono stressato e scioccato. Mi sono addormentato e verso le 2:30 di ieri sera sono stato svegliato da un rumore nell'appartamento sopra.

Stava urlando, ma non ho capito esattamente cosa stesse dicendo perché mi sono appena svegliato. Ho salito lentamente le scale perché sono malato, e poi ho sentito un terribile sbattere e vetri rotti. Ho visto porte rotte e vetri ovunque, i soccorsi sono arrivati rapidamente".

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