Ulteriori 9 mesi di reclusione per Corona: revocato il periodo di affidamento

Fabrizio Corona dovrà scontare nuovamente il periodo di affidamento in prova di 9 mesi. a deciderlo è stato il Tribunale di sorveglianza di Milano

Ulteriori 9 mesi di reclusione per Corona: revocato il periodo di affidamento

Il Tribunale di sorveglianza di Milano ha accolto la linea dura della Procura generale sul nodo dei 9 mesi trascorsi da Fabrizio Corona in riabilitazione psichiatrica, per i quali era stata chiesta la revoca. Ora il giudizio passerà in Cassazione. "Se va bene a dicembre mi mancherebbero da scontare 1 anno e 8 mesi, vedo la libertà a breve", aveva detto Fabrizio Corona, che ora invece dovrà aggiungere altri 9 mesi a quei 20 di pena che gli sarebbero rimasti da scontare.

Non è il primo provvedimento in materia, perché sulla questione dei 9 mesi si erano già espressi in più riprese a causa di diverse violazioni di Fabrizio Corona durante quel periodo che, secondo la procura, avrebbero di fatto invalidato i presupposti di fiducia concessi all'ex dei re paparazzi nell'affidarlo a una comunità terapeutica. Ora, gli avvocati di Fabrizio Corona sono pronti a ricorrere di nuovo alla Cassazione per ribaltare la decisione del giudice di sorveglianza.

Nel frattempo Fabrizio Corona non si è fatto sentito bene. L'imprenditore si trova nel suo appartamento nel centro di Milano in regime di detenzione domiciliare e nelle scorse ore ha mostrato sui social di avere la febbre. Con la temperatura a 38 gradi centigradi e la tosse, per lui si è reso necessario il test per il coronavirus, che è stato rigorosamente effettuato con documentazione via social. L'esito non è ancora stato comunicato, occorrono diverse ore per processare il tampone, quindi per sicurezza Fabrizio Corona è rimasto isolato nella sua abitazione milanese. L'imprenditore, comunque, non si abbatte e ha reagito con grinta come sempre, continuando ad allenarsi. Trovandosi agli arresti domiciliari, quindi non potendo uscire, Fabrizio Corona nel caso in cui risultasse positivo sarebbe stato sicuramente contagiato da qualcuno che, anche da asintomatico, avrebbe frequentato la sua abitazione di recente.

Con questa situazione, però, ha dovuto rinunciare alla compagnia di suo figlio. Vista la febbre alta e la tosse, quindi il sospetto fondato che possa trattarsi di Covid, Carlos Maria Corona è tornato a casa della madre Nina Moric. Negli ultimi giorni, la showgirl aveva pubblicato sui social due conversazioni registrate, una con suo figlio e una con l'ex marito, che hanno fatto molto discutere l'opinione pubblica. Ci sono minacce e insinuazioni gravi in quei pochi minuti, ai quali però sia Carlo che Fabrizio Corona hanno già replicato. Ora si aspetta di conoscere la decisione della Corte di Cassazione per i 9 mesi da riscontare da parte di Fabrizio Corona e, a più stretto giro, il risultato del tampone per il Covid.

Intanto, Fabrizio Corona ha commentato la sentenza sui suoi social, con tre storie su Instagram: "Violazione dei principi di giustizia, per l'ennesima volta. Ora basta, basta!! È una vita che subisco ingiustizie. Pronto a tutto, anche a sacrificare la mia vita. Giuro. Non sono mai stato così".

Molto duro anche l'avvocato Chiesa, difensore di Fabrizio Corona: "Sono senza parole e, lasciatemelo dire, sono incazzato nero". Il legale ha poi spiegato in termini tecnici, con un video pubblicato su Instaram, quanto accaduto oggi in tribunale.

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