Come avere ora il Green pass illimitato: cosa cambia

Dal 7 febbraio entreranno in vigore le nuove regole, determinate da uno specifico provvedimento dell'esecutivo

Come avere ora il Green pass illimitato: cosa cambia

La validità del cosiddetto Green Pass subirà delle modifiche a partire dal prossimo lunedì 7 febbraio, come determinato tramite specifico provvedimento dal governo Draghi. Le novità si baseranno su un calcolo ideato direttamente dal ministero della Salute, che ha deciso di tenere conto sia della guarigione che delle dosi di siero ricevute dal cittadino diretto interessato.

Guarigione e due dosi

Nel decreto emanato dall'esecutivo viene specificato che chi abbia ricevuto due dosi e solo successivamente sia risultato infetto da virus avrà diritto ad un "green pass illimitato". E nel caso in cui si fosse verificato il contrario? Il ministero della Salute sta provvedendo a colmare la lacuna all'interno di suddetto provvedimento, ma pare deciso ad agire in modo diverso: per chi ha avuto il Covid e solo dopo abbia deciso di ricevere l'inoculazione (con due dosi) sono previsti solo sei mesi di validità del "certificato verde".

Nelle persone vaccinate dopo l’infezione, o in quelle che hanno contratto il virus dopo il ciclo completo o dopo 14 giorni dalla inoculazione della prima dose, "è indicata la somministrazione di una dose di richiamo (booster) purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno quattro mesi (120 giorni) dall’ultimo evento (da intendersi come somministrazione dell’unica/ultima dose o diagnosi di avvenuta infezione)", si legge in una circolare datata 24 dicembre.

Guarigione e una dose

Coloro i quali non hanno completato il ciclo delle somministrazioni oppure abbiano deciso di non vaccinarsi dopo aver contratto il Covid, potranno ricevere un "green pass" di sei mesi, valido a partire dal primo tampone positivo.

Guarigione senza somministrazioni

I guariti che non abbiano ricevuto alcuna inoculazione potranno ottenere un "super green pass" della durata di sei mesi, valido anche per lavorare. Dopo i sei mesi indicati dallo specifico decreto del governo Draghi, i diretti interessati saranno nuovamente costretti a sottoporsi all'esame del tampone antigenico (della validità di 48 ore) oppure di quello molecolare (della validità di 72 ore).

Nessuna infezione

Per coloro i

quali non abbiano contratto il virus è previsto un "green pass" senza scadenza nel caso in cui si siano ricevute tutte e tre le dosi, oppure della durata di sei mesi nel caso in cui le somministrazioni di siero siano due.

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