Vaticano, bloccato un conto allo Ior. Indagine per autoriciclaggio

Vaticano, un conto corrente dello IOR è stato bloccato. L'ipotesi è che sia stato utilizzato per autoriciclaggio. Calano, intanto, le segnalazioni riguardanti la "banca vaticana"

Vaticano, bloccato un conto allo Ior. Indagine per autoriciclaggio

Vaticano, si indaga per autoriciclaggio. Un conto è stato infatti bloccato. Il Tribunale dello stato della Città del Vaticano ha confermato la sanzione amministrativa che era stata in precedenza comminata dal Governorato. Prima di allora, l'AIF, cioè l'autorità di informazione finanziaria, aveva segnalato la cosa attraverso un verbale.

La motivazione è ascrivibile al fatto che il titolare del conto in questione non ha presentato la relativa e necessaria dichiarazione di transporto transfrontaliero. Questo correntista dello IOR avrebbe prima prelevato una somma di denaro non di poco conto. Poi avrebbe depositato il tutto in tre distinte cassette di sicurezza. Infine avrebbe iniziato a prelevare la cifra destinandola presumibilmente a conti corrente del proprio paese senza presentare la già citata dichiarazione. La storia è utile anche per comprendere come funziona il sistema delle segnalazioni: l'AIF ha prima bloccato il conto corrente e poi controllato le cassette di sicurezza. Una volta resa nota la vicenda al Governatorato, è scattata la sanzione amministrativa, che è poi stata confermata dal Tribunale. L'Ufficio del Promotore di Giustizia, secondo quanto si apprende dalle agenzie, starebbe adesso indagando per autoriciclaggio.

L'AIF, intanto, ha presentato il rapporto relativo al 2017. Le segnalazioni sono calate di numero. Secondo quanto si legge su La Stampa, queste segnalazioni sono passate dalle 207 del 2016 alle 150 del 2017. "Tale tendenza - ha dichiarato Tommaso Di Ruzza, che è il direttore dell'Autorità di vigilanza - può essere letta positivamente poiché in parallelo è aumentata la qualità delle segnalazioni, mostrando una crescente consapevolezza e rafforzamento delle funzioni di controllo dei soggetti segnalanti".

La "banca vaticana", insomma, sarebbe sempre meno soggetta alle (SAS), cioè alle segnalazioni di attività sospette. L'antiriciclaggio, peraltro, sarebbe stato rafforzato anche grazie all'intelligence finanziaria e all'introduzione di nuovi regolamenti.

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