Vatileaks, monsignor Balda torna in cella

E la Chaouqui scrive al Papa: "Mi sciolga dal segreto pontificio"

Lucio Angel Vallejo Balda
Lucio Angel Vallejo Balda

Il principale imputato del processo Vatileaks, monsignor Lucio Vallejo Balda, è stato nuovamente rinchiuso in cella in Vaticano, nella caserma della Gendarmeria.

Secondo l'Ansa, infatti, la magistratura d’Oltretevere ha deciso di revocare gli arresti domiciliari concessi a dicembre dopo che Vallejo si sarebbe reso responsabile di tentativi di inquinamento delle prove, violando il divieto di comunicare con l’esterno.

Nel frattempo si è tenua a porte chiuse la nuova udienza del processo che "doveva servire a includere negli atti il materiale delle perizie informatiche" e nella quale i giudici dovevano decidere se il materiale raccolto fosse da non includere perché relativo a questioni personali non rilevanti ai fini del processo.

È di oggi però la notizia che Francesca Immacolata Chaouqui, oggi nel tribunale vaticano in veste di imputata, ha scritto una lettera a papa Francesco in cui chiede di essere svincolata dal "segreto pontificio" per poter esercitare in pieno il suo diritto alla difesa. Una lettera che il suo avvocato Laura Sgrò voleva venisse letta oggi in aula, ma la cui lettura è stata rimandata a lunedì.

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