Per vendicarsi fa credere ​che l'ex sia un terrorista

Nella stanza erano state trovate bandiere dell'Isis e foto dei leader dei principali gruppi terroristici

Per vendicarsi fa credere ​che l'ex sia un terrorista

Bandiere dell'Isis, una scritta in arabo che professava la fede islamica e fotografie dei leader di Al Qàeda, Isis e Hamas. Era stata trovata così, lo scorso novembre, la stanza di un libanese di 26 anni, che studiava al Politecnico di Torino. Gli agenti della Digos erano intervenuti a seguito di un allarme antincendio che aveva fatto scoprire il "covo" del presunto terrorista. Immediate erano partire le indagini, per rintracciare il cittadino libanese, risultato irreperibile, perché rientrato i patria, e per accertare il suo coinvolgimento con organizzazioni terroristiche. L'esito, però, è stato ben diverso da quello che si aspettavano gli inquirenti.

Dagli accertamenti, infatti, non solo è emerso che il giovane fosse completamente estraneo ad ambienti terroristici. Lo studente è risultato essere, al contratio, la vittima di una messa in scena organizzata da una studentessa ucraina di 25 anni, sua ex ragazza. Sembra che la giovane non avesse accettato la fine della loro relazione e, per vendetta, avrebbe rubato le chiavi della stanza dell'ex ragazzo e "addobbato" la camera dello studente libanese, di modo che sembrasse il covo di un membro dell'Isis, radicalizzato e pericoloso.

La dinamica è stata ricostruita anche grazie alla comparazione tra le tracce di Dna rinvenute sulle scena e quello della 25enne.

La ragazza è stata denunciata per calunnia, furto e danneggiamento aggravato.

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