Venditori di fumo

Formidabili quegli anni in cui era "Vietato vietare"

Venditori di fumo
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È successo così. Che in una giunta comunale, quella di Torino, città dove è sindaco Stefano Lo Russo, solo incidentalmente del Partito democratico, si sono chiusi dentro l'aula per giorni e giorni, assillati dalla domanda: «Ma dopo che Bologna ha introdotto il limite dei 30 chilometri all'ora, noi come facciamo a rompere ancora di più i coglioni ai cittadini?». Fino a quando, in un tripudio generale, si è alzato uno e ha detto: «Lo so! Mettiamo l'obbligo di mantenere una distanza di cinque metri tra le persone quando si fuma all'aperto!». Ed essendo l'assuefazione all'idiozia maggiore della dipendenza dal fumo, la norma è stata subito approvata.

Adesso vogliamo vedere farla rispettare alle Vallette o a Barriera...

La mia libertà finirà anche quando inizia quella dell'altro, ma la stupidità di certi politici non conosce fine. E non è neanche questione di salute pubblica, ma di buona educazione. Basterebbe chiedere: «Dà fastidio se fumo?».

Strano Paese l'Italia, dove la sinistra vuole liberalizzare anche il crack ma non ti lascia fare due tiri di sigaretta all'aperto. Formidabili quegli anni in cui era «Vietato vietare». Poi i fascisti sono gli altri...

A va bin parei. Va bene così.

L'istinto umano di negarsi metri di libertà in cambio di una presunta sicurezza non conosce limiti. Ma ora il problema non sono neanche i cento euro di multa. Il rischio peggiore di una legge stupida non è che sia disattesa. Ma che venga copiata.

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