Vergognoso quello che sta accadendo a Mirano, in provincia di Venezia. Il Pd che prende le distanze dal film Red Land. Il giorno dopo la Giornata del Ricordo, il giorno dopo la commemorazione dei martiri delle foibe a Basovizza, dopo che il nostro capo dello Stato Sergio Mattarella ha chiamato Napolitano che "tanto ha fatto per restituire alla memoria nazionale quei tragici eventi", dopo che Mattarella ha ribadito che quella gente non fu ammazzata perché fascista ma perché italiana e che “non si trattò di una ritorsione contro i torti del fascismo” e dopo che siamo riusciti a portare il fumetto di Norma Cossetto nelle scuole e gli studenti a Basovizza, ecco che arriva il Pd che sgancia le sue encomiabili perle e non perde occasione di rimanere in silenzio.
Allora accade questo: il 10 febbraio, il Circolo Pd di Mirano, su Twitter, pubblica l’annuncio che per la Giornata del Ricordo, lunedì sera sarà proiettato nel cinema teatro di Mirano il film Red Land. Alla proiezione, saranno presenti Alessandro Cuk, presidente dell’associazione Venezia Giulia e Dalmazia di Venezia e Monica Garavello, interprete del film nel ruolo di Noemi Cossetto, cugina della protagonista Norma.
Un appuntamento aveva spiegato l’amministrazione comunale in una nota, organizzato dal Comune e dall’associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, ente di promozione culturale e sociale, in occasione della solennità civile istituita dalla legge 92 del 30 marzo 2004. Una solennità riconosciuta troppo tardi per tutti quei morti ammazzati e infoibati. Il Circolo Pd Mirano quindi scrive: “Giorno del Ricordo. Lunedì sera alle 20.30 lo celebreremo presso il Teatro di Mirano con la proiezione del film "Red Land (Rosso Istria)”.
Dopo l’annuncio, però, le anime belle si scatenano. I rossi si scatenano. “Vergognatevi - scrive qualcuno - La «memoria condivisa» la condividete con la Donazzan”. “Bravi - scrive qualche altro - l'unico film prodotto in Europa dal 1945 in cui i nazisti appaiono come salvatori lo proiettate voi. Complimentoni”. “Fate vomitare”, scrive qualcun altro. “Fasci di merda”. “Vergogna”. “E poi vi lamentate se perdete voti”. Addirittura qualcuno si vanta di aver restituito la tessera, perché se ne avesse avute mille, le avrebbe restituite tutte.
In questo clima di odio uno si aspetta che il Pd condanni certi commenti o perlomeno taccia, e invece cosa fa? Con un altro tweet (poi rimosso) prende le distanze dall’evento della proiezione del film. Dicendo che da parte loro “non c’è alcuna adesione all’evento”. E che “L’iniziativa del film Red Land è dell’amministrazione comunale con l’associazione giuliano-dalmata”. Ed “è stata riportata dal Circolo per informazione”.
Che dire. Chapeau. La notizia fa il giro del web e si levano i cori di chi condanna il Pd. “Al posto di prende le distanze da questi personaggi – tuona il presidente del Consiglio comunale di Santa Maria di Sala, Venezia, Stefano Maso – le hanno prese dal film, incredibile!”. “Apprendiamo con stupore e rammarico che sul gruppo del Pd di Mirano, dopo l'annuncio della Giornata del Ricordo con la proiezione del film Red Land sono giunti messaggi a dir poco preoccupanti - incalza Massimo Zaratin, dirigente provinciale FdI Venezia - già nel 2014 il nostro gruppo aveva denunciato una scarsa attenzione alla nostra storia che deve essere uguale per tutti. Morte e dolore di quegli anni non devono essere dimenticati da entrambe le parti.
C'erano ideali diversi ma non possiamo dimenticare il dolore dei nostri italiani, tutti! Siamo convinti che questa amministrazione di Mirano saprà prendere le distanze con forza e decisione dagli estremismi e da chi vorrebbe far passare un messaggio univoco sul male e sul bene. Le morti sono tutte uguali, e così devono essere ricordate".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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