Ventimiglia, allarme continuo: i traferimenti dei migranti sono insufficienti

Le operazioni di "alleggerimento" volute da Gabrielli non bastano. Cresce l'emergenza a Ventimiglia: il numero di migranti continua ad aumentare

Ventimiglia, allarme continuo: i traferimenti dei migranti sono insufficienti

Ventimiglia - Le operazioni di "alleggerimento" volute dal capo della polizia, Franco Gabrielli, sono in corso ormai da due giorni alla frontiera di Ventimiglia, finalizzate a contenere il crescente il flusso migratorio verso la Francia eppure l'emergenza continua. Anzi, cresce.

L'ago della bilancia è dato dal numero di colazioni e di pasti serviti quotidianamente dalla Croce Rossa che gestisce il centro di accoglienza del Parco Roja per conto della Prefettura di Imperia. Oggi le colazioni sono state 630, contro le seicento di ieri e le 580 di sabato scorso; mentre i pranzi, il cui dato odierno non è ancora disponibile, ieri erano 817. D'altro canto, la Francia ha respinto cento migranti (cinquanta ieri e altrettanti oggi) che in ossequio alle nuove disposizioni ministeriali, sono stati accompagnati all'aeroporto di Genova per essere trasferiti nei centri di identificazione ed espulsione del Sud Italia.

Senza dimenticare che molti degli stranieri inviati nei Cie, tempo pochi giorni e tornano a Ventimiglia, per valicare nuovamente il confine, nella speranza di non essere intercettati dalla police. Questo perché lo straniero non è in stato di arresto e in qualsiasi momento può allontanarsi dal centro di accoglienza, girando liberamente in Italia, pur essendo in possesso di un decreto di espulsione.

Dunque, l'espulsione coatta dal nostro territorio nazionale che ora avviene tutti i giorni, contro le due volte a settimana di prima, può servire sì a dare una "boccata d'ossigeno", ma non certo a risolvere il problema. Specie in presenza di nuovi sbarchi.

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