"Ho ricevuto una segnalazione, quell'alibi...": spunta un'altra verità su Simonetta Cesaroni

Dopo 32 anni ripartono le indagini sul delitto di via Poma. Recenti rivelazioni potrebbe smentire l'alibi di un teste coinvolto nell'inchiesta

"Ho ricevuto una segnalazione, quell'alibi...": spunta un'altra verità su Simonetta Cesaroni
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Da 32 anni l'assassino di Simonetta Cesaroni, la 20enne uccisa con 29 fendenti in un appartamento al civico 2 di via Poma, nel quartiere Prati di Roma, non ha né un volto né un nome. Tuttavia recenti indicazioni pervenute agli inquirenti sull'alibi di un teste sembrerebbero gettare i presupposti per un'eventuale riapertura dell'inchiesta.

"C'è una persona che riferisce informazioni utili alle indagini", spiega alla redazione de ilGiornale.it Antonio Del Greco, il capo degli investigatori che, al tempo, si occuparono del caso. Intanto il cold case capitolino è approdato in Parlamento con una commissione d'inchiesta che svolgerà degli accertamenti paralleli alle attività della magistratura ordinaria.

Dottor Del Greco, conferma che sono state riaperte le indagini sull'omicidio di via Poma?

"Sono stato sentito in tribunale. Quindi suppongo che siano stati avviati degli accertamenti".

Per quale motivo è stato convocato a piazzale Clodio?

"Tutto parte da un libro, peraltro romanzato, che scrivemmo due anni fa io e il giornalista Massimo Lugli sulla vicenda di Simonetta Cesaroni. A seguito della pubblicazione, nel 2020, ricevetti una lunga serie di segnalazioni riguardanti il caso. Tra tutte ce ne fu una che ritenni particolarmente attendibile".

Perché?

"Anzitutto per la fonte e poi per il contenuto delle indicazioni fornite da questa persona".

E poi?

"E poi contattai l'avvocato della famiglia Cesaroni la quale, successivamente, concordò un incontro con la sorella di Simonetta nel suo studio. Ribadii loro la notizia che avevo ricevuto. Evidentemente hanno ritenuto opportuno informare di questa segnalazione gli inquirenti. Così, qualche settimana fa sono stato citato in Procura per confermare quelle dichiarazioni".

Via Poma

Quindi c'è una persona a conoscenza di notizie attendibili sull'assassino di Simonetta?

"C'è una persona che riferisce informazioni utili alle indagini. Chiaramente devono essere verificate".

Che genere di informazioni?

"Notizie riguardanti l'alibi di un teste".

Quindi qualcuno che ha mentito?

"Diciamo che se le indicazioni fornite da questa persona saranno confermate, c'è la possibilità che venga smentito l'alibi di un teste".

Per "teste" cosa intende, un sospettato o una persona verosimilmente informata dei fatti?

"A questa domanda non posso rispondere".

In ogni caso trattasi di qualcuno che fu convocato dagli inquirenti. È così?

"Sì".

Quando?

"Nella prima fase dell'inchiesta. Tuttavia io mi occupai delle indagini sul delitto di via Poma per i primi due anni, quando a capo dell'inchiesta c'era il pm Catalani".

Dunque non c'è un "nuovo sospettato." Giusto?

"Posso dirle che ci sono delle informazioni da verificare. Per il momento si tratta di questo. Poi chi di dovere deciderà il da farsi".

A parer suo, ci sono delle persone che, a vario titolo, sono state coinvolte nell'inchiesta seppur estranee ai fatti?

"Sì. Queste risultano dagli atti processuali"

Processo via Poma 2010

Vale anche per Cesare Busco, il fidanzato di Simonetta?

"Sì, vale anche per Busco. La sua estraneità è stata confermata da una sentenza della Corte di Cassazione".

Mi scusi, però se il nome dell'assassino di Simonetta è "nelle carte dell'inchiesta" come mai non è saltato fuori prima?

"Perché non ci fu nessuno che ci consentì di smentire gli alibi dei testi di allora".

Per quale motivo?

"Questo non lo so".

A parer suo, qual è il bandolo della matassa? Insomma come si risolve questo "giallo"?

"Sappiamo che Simonetta è stata uccisa tra le 17.30 e le ore 18 e che qualcuno ha tentato di ripulire la scena del crimine. Dunque, a mio avviso, bisognerebbe riverificare gli alibi delle persone coinvolte nell'inchiesta in quello spazio temporale alla luce delle nuove dichiarazioni".

La verità sul delitto di via Poma è vicina?

"Questo non glielo so dire. Ci spero, come ci speriamo tutti da 32 anni".

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