Yara, immagini choc del cadavere: il pubblico allontanato dall'aula

Proiettate in aula le diapositive ritraenti il ritrovamento del corpo del giovane di Brembate. Il pubblico allontanato per tutelare l'immagine della vittima

Yara, immagini choc del cadavere: il pubblico allontanato dall'aula

Fotografie choccanti, di una violenza inaudita. Durante la deposizione dell'anatomopatologa Cristina Cattaneo sono state proiettate delle diapositive ritraenti il ritrovamento del cadavere di Yara Gambirasio. E i giudici della corte d’assise di Bergamo hanno deciso di fare uscire dall'aula il pubblico. Questo per "la tutela dell’immagine" della giovane vittima.

Yara morì il giorno della sua scomparsa per una serie di concause: la debolezza derivante dal sanguinamento a causa delle ferite d’arma da taglio, per quanto non mortali, che aveva sul corpo; alcune lesioni al capo, anch’esse non letali, e il fatto che rimase per ore nel campo di Chignolo d’Isola, dato che anche l'ipotermia fu causa del decesso. La professoressa Cattaneo ha parlato di ferite da "armi da taglio" delle quali una sola ferita "di punta e taglio" sotto la mandibola. Ferite presumibilmente causate da un coltello. Si è inoltre dilungata sulle tracce di calce ritrovate sul corpo e sugli indumenti e sulle microsfere che, invece, furono trovate sotto le scarpe della ragazza. Materiale che conducevano al mondo dell’edilizia.

Durante la deposizione dell’anatomopatologa, in un’aula chiusa al pubblico, sono state mostrate immagini, che ritraevano il corpo della vittima, allegate all’autopsia. A chiedere che l’udienza si svolgesse a porte chiuse sono stati gli avvocati di parte civile della famiglia Gambirasio. Le immagini del corpo straziato della 14enne, ritrovato in un campo di Chignolo d'Isola (Bergamo) a tre mesi dalla sua sparizione, sono state considerate "troppo crude" per essere mostrate al pubblico. E sia il pm Letizia Ruggeri sia i difensori di Massimo Bossetti si sono rimessi alla decisione dei legali.

Il presidente Antonella Bertoja ha, quindi, disposto che in aula possano rimanere solo le parti e i giornalisti. Sin dall'inizio del processo non sono state ammesse in aula telecamere né altri mezzi che possano riprendere o fotografare lo svolgimento dell'udienza.

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