Negli studi della tv russa si era fatta ritrarre con un'arma anticarro tra le braccia. Lo sguardo fisso nell'obiettivo, il sorriso quasi provocatorio. In diretta sulle principali emittenti italiane, diversamente, Yulia Vityazeva non ha mai esibito alcun missile; eppure le sue "sparate" hanno fatto rumore e continuano a farlo. La più recente, quella sull'Eurovision Song Contest vinto dall'Ucraina. "Ci vorrebbe un razzo su Torino (sede della manifestazione canora, ndr)", avrebbe scritto la giornalista pro-Putin su Telegram. Parole poi smentite dalla diretta interessata, che ha incolpato la "propaganda occidentale" di averle attribuito quel delirio.
Biasimata, bannata da Twitter e identificata come una delle più strenue sostenitrici dello Zar, Yulia Vityazeva fa discutere di sé soprattutto fuori dai confini russi. Lo ha fatto a più riprese anche sulla tv italiana, dove è spesso ospite di diverse trasmissioni d'approfondimento. Nei talk show nostrani, la giornalista difende l'invasione militare ordinata da Putin e la giustifica con una serie di argomentazioni tratte direttamente dalla propaganda del Cremlino. Proprio nei giorni in cui si discuteva dell'opportunità di dare spazio in tv alle voci filorusse, lei c'era. E davanti alle telecamere faceva da megafono alle ragioni di Mosca.
"L'Ucraina è dal 2014 che uccide le persone pacifiche", aveva affermato lo scorso 12 marzo a Dritto e Rovescio, su Rete4, accusando Kiev. E più recentemente, sempre nel programma condotto da Paolo Del Debbio, se l'era presa con i sostenitori ucraini che in studio sventolavano la loro bandiera. Il padrone di casa, in quell'occasione, non si era trattenuto. Su La7, poi, Yulia aveva fatto innervosire pure Giovanni Floris e a Otto e Mezzo si era lanciata in un funalbolico ribaltamento della realtà: "Da otto anni vogliamo liberare l'Ucraina. Venite a vedere come stanno le cose". Nelle stesse ore, piovevano le bombe sui civili.
Al di là delle sue incursioni televisive, però, della battagliera giornalista filo-Putin si sa ben poco. È il volto di un seguito talk show in onda su Russia1 e anche davanti al pubblico locale il suo piglio è quello pugnace di sempre. Sui social, invece, Yulia preferisce mostrare la propria femminilità. Le redazioni dei talk show italiani continuano a cercarla, nonostante le sue uscite fragorose e qualcuno sospetta che i nostri servizi d'intelligence abbiano iniziato a raccogliere maggiori informazioni su di lei.
Il timore, infatti, è che Yulia Vityazeva possa essere stata inviata in Italia direttamente dal Cremlino, che l'avrebbe scelta come propagandista per difendere l'incursione contro Kiev.
La giovane, del resto, ha una parlantina spigliata, sa difendere Putin dalle critiche e ha un'avvenenza che incuriosisce il pubblico. Altri, invece, sono convinti che non vi sia alcun complotto: la giornalista, a suon di dichiarazioni roboanti, starebbe solo alimentando la propria visibilità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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