Un nome leggendario, quello dei Rothschild, famiglia di banchieri elevati a nobiltà le cui attività si sono intessute con molti momenti rilevanti della storia dell’Europa. Un nome che ha la sua rilevanza anche nel mondo del vino grazie alla produzione di grandi vini di Champagne, sogno questo che ha riunito per la prima volta – miracoli del buon bere - i tre rami della famiglia e le loro rispettive aziende vinicole: Philippe Sereys de Rotschild e Château Mouton Rothschild, Ariane de Rothschild e Château Clarke dell’Edmond de Rothschild Group e Eric del Rothschild con sua figlia Saskia de Rothschild di Château Lafite Rothschild. Un progetto nato nel 2005 per incarnare i calori della famiglia riassunti nel motto “Concordia, integritas, industria” e per portare un tocco di innovazione e contemporaneità nella tradizione della Champagne.
Per celebrare il ventennale del progetto, Champagne Barons de Rothschild ha inaugurato nell’anno che sta per terminare il primo di due nuovi impianti, a Oger, destinato a ospitare tutte le fasi finali della produzione, dall’affinamento alla spedizione. Una struttura sostenibile e architettonicamente potente progettata da Giovanni Pace, che ha interrato in parte la struttura nel gesso, garantendo condizioni ideali per la maturazione del vino. Nel 2025 toccherà invece alla cantina di vinificazione di Clos de Vertus, la cui progettazione è stata seguita in prima persona da Lété, che ha voluto un ambiente dedicato alle vasche inox per la vinificazione parcellare ad alta precisione e contenitori in legno e cemento studiati per esaltare ogni singolo appezzamento.
La maison è diretta dal 2010 da Frédéric Mairesse, enologo e ingegnere, che è affiancato dal giovane chef de cave Guillaume Lété. La filosofia produttiva si basa su alcuni pilastri: l’utilizzo dello Chardonnay come tratto distintivo (il 70 per cento della produzione totale e non meno del 50/60 per cento di ogni assemblaggio); l’utilizzo di uve prevalentemente Grand Cru e Premier Cru (il 90 per cento delle produzione) proveniente da villaggi situati tra la Côte des Blancs e la Montagne de Reims; la collaborazione con i vigneron che lavorano le vigne nel rispetto del territorio e della sostenibilità; l’utilizzo di vini di riserva che compongono almeno il 40 per cento degli assemblaggi donando maturità e profondità espressiva e che sono custodite in Réserve Perpetuelle create a partire dalla prima vendemmia e tenute separate per annata di riferimento così come i “Terroirs Pure”, vini suddivisi per parcella; il dosaggio assai limitato, al massimo 6 grammi per litro, che garantisce integrità e purezza stilistica; i lunghi affinamenti sui lieviti e il riposo in bottiglia dopo il dégorgement che consentono l’uscita sul mercato di prodotti già evoluti e complessi.
A rappresentare al meglio l’anima di Barons de Rothschild è il Concordia Brut, un blend di Chardonnay (60 per cento) e Pinot Noir (40) per il 40 per cento composto da vini di riserva e con un 85 per cento di Grand e Premier Cru per lo più da Avize, Le Mesnil-sur-Oger, Oger, Vertus, Trépail, Ay, Vérzenay, Ambonnay e Avenay. Un vino che fa almeno tre anni e mezzo di affinamento sui lieviti e almeno sei mesi in bottiglia dopo il dégorgement e che ha un dosaggio di 6 grammi per litro.
Ha un colore giallo brillante con perlage fine e persistente, un naso elegante e fresco con aromi di frutta fresca e matura e in bocca ha un incedere solenne, rotondo e generoso, ben verticale. Un campione di finezza che si presta a un’ampia gamma di abbinamenti, dai piatti di pesce ai risotti e ai formaggi a pasta molle.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.