The Petersham, stile italiano a Londra

Un ristorante a Covent Garden propone una credibile cucina italiana senza cedere all’oleografia in un ambiente arredato come una elegante casa di campagna ricca di dettagli sofisticati. Dietro ci sono Giovanni Mazzei, della famiglia di storici viticoltori del Chianti Classico, e la moglie italoaustraliana Mara Angelica Baglione

The Petersham, stile italiano a Londra
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Londra è piena di ristoranti italiani, che per la gran parte mettono in brutta copia la nostra cucina. Ogni tanto però si ha la ventura di imbattersi in un locale che mette in scena in modo credibile un’Italia non da operetta, ma contemporanea e credibile, di cui insomma essere orgogliosi. E’ il caso ad esempio di The Petersham, un ristorante in Covent Garden, una delle zone più animate della capitale inglese, che non manifesta la sua essenza italiana in maniera plateale e oleografica ma la sua anima per chi sa cercare emerge potentemente.

The Petersham si trova in Floral Court, una corte in un angolo tranquillo di Covent Garden. Lo hanno aperto Lara Angelica Boglione, italoaustraliana di casa in Inghilterra, e il marito Giovanni Mazzei, rampollo di una delle grandi famiglie italiane del vino, i Marchesi Mazzei, vignaioli fin dal 1435 nella storica tenuta del Castello di Fonterutoli, nel Chianti Classico, dove producono un vino leggendario come il Siepi, l’altrettanto eccellente Concerto e tre straordinari “cru” di Chianti Classico da altrettanti differenti microzone (il Vicoregio 36, il Castello Fonterutoli e il Badiòla), e poi hanno tenute anche in Maremma (Tenuta Belguardo) e il Sicilia (Zisola). Non è un caso che Giovanni sia l’anima della parte enologica del The Petersham, con la Petersham Cellar che è negozio online e organizza degustazioni ed esperienze legate al vino, mentre Lara Angelica ne riveste l’anima imprenditoriale.

The Petersham, un piatto

The Petersham è un luogo affascinante, che unisce il fascino di una elegante casa di campagna piena di tocchi personali e di dettagli di classe come i bellissimi lampadari in vetro di Murano allo spirito vibrante e contemporaneo proprio di una location così centrale. L’italianità si vede nei dettagli, nella naturale propensione a uno stile rilassato eppure accorto. E poi naturalmente nel menu che sceglie di proporre una versione contemporanea della cucina italiana senza però tradimenti e traduzioni. E con il vantaggio di poter contare sui prodotti che arrivano dall’azienda agricola della famiglia Boglione, la Haye Farm, 66 acri nell’East Devon. Io ho assaggiato come antipasto una tartare di carne organica di manzo di Haye Farm (di evidente altissima qualità) con tuorlo d’uovo, un sorprendentemente ben cotto Risotto agli champignon con Parmigiano Reggiano 36 mesi e timo (a Milano non sfigurerebbe, credetemi) e un Pollo grigliato leggermente piccante con peperoni e spinaci baby. Piatti semplici ma perfettamente eseguiti che esaltano la materia prima con la semplicità italiana, evitando di pasticciare come spesso capita lassù. Ci sono anche molti piatti che mi hanno incuriosito del menu, che non ho provato ma che certamente assaggerò nella mia prossima visita londinese: il Fritto estivo di calamari e zucchine con limone di Amalfi, i Mezzi paccheri con datterini gialli e ‘nduja, gli Gnocchi con aragosta, arancia e zest di limone e il Carciofo perlina con salsa chimichurri, pinoli e formaggio di capra. Per dolci una Torta al cioccolato e caramello salato con gelato al whisky e una Cheesecake alle albicocche grigliate.

I prezzi sono ovviamente londinesi: gli antipasti vanno dalle 15 alle 30 sterline, i primi da 24 a 38, i secondi da 32 a 70, i dolci tutti 11 sterline.

Servizio affabile e molto italiano, carta dei vini ovviamente dominata dai nostri vini, con una ribalta particolare per quelli di famiglia, ma con ampia rappresentanza di grandi etichette da tutto il mondo. Insomma, quando capitate a Londra vi consiglio di passare qui. E se volete spendere un po’ meno dall’altra parte della corte c’è La Goccia, della stessa proprietà ma con uno stile più informale.

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