Sorpresa: la migliore pizzeria del mondo è newyorkese

La classifica di 50 Top Pizza, la più autorevole guida mondiale del settore (creata e guidata da tre campani), premia per la prima volta un locale non italiano. Si tratta di Una Pizza Napoletana nell’East Side di Manhattan. Il pizzaiolo Anthony Mangieri fa solo superclassiche e una pizza che cambia ogni giorno. E noi? Al secondo e terzo posto

Sorpresa: la migliore pizzeria del mondo è newyorkese
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Qualcuno storcerà la bocca. Qualcun altro penserà che sono i tempi che cambiano. Altri ancora diranno: ve l’avevo detto. Ma certamente la notizia è di quelle che colpiscono: la migliore pizzeria del mondo è a New York, anche se si chiama Una Pizza Napoletana. E la cosa sorprendente è che a deciderlo sono stati i curatori di 50 Top Pizza, la più importante guida del mondo della pizzeria, che ha un cuore tutto italiano, anzi campano: gli ideatori sono infatti Barbara Guerra, Albert Sapere e Luciano Pignataro. Quindi se state già masticando amaro fermatevi. Probabilmente qualcosa di vero c’è.

Una Pizza Napoletana è un locale che si trova nell’East Side di Manhattan (l’indirizzo è 175 Orchard Street) e alla sua guida come pizzamaker e proprietario c’è Anthony Mangieri, di chiara ascendenza italiana. Così la descrivono quelli di 50 Top Pizza: “Luci soffuse, l’area di lavoro in fondo al centro del locale come il palco di un teatro. La proposta è molto semplice, due appetizers per iniziare, olive marinate, lupini e verdure disidratate. Per terminare il gelato o il sorbetto di frutta fresca, davvero strepitoso, l’altra grande passione di Anthony Mangieri, pizzamaker e owner. In un Paese, da sempre abituato a mettere di tutto sulla pizza, Anthony propone solo la tradizione più pura nei topping, con ingredienti di straordinaria qualità. Marinara, Margherita, Cosacca e una pizza che cambia ogni giorno, in base agli ingredienti del mercato. L’impasto strizza l’occhio a quello contemporaneo, ma è talmente personale che probabilmente non si può catalogare, buono, gustoso, vero, ha il profumo e il sapore della pizza. La carta del bere cambia molto spesso, perché “UNA” ha a rotazione tante etichette di piccoli produttori vitivinicoli e di birra della Campania. Prenotate per tempo, perché le attese sono abbastanza lunghe”.

Insomma, se capitate a New York prossimamente potrebbe valere la pena farci un salto. Anche perché non era mai capitato che il titolo di migliore pizzeria del mondo andasse a un’insegna fuori dall’Italia. O meglio, Una Pizza Napoletana era stata già in cima nell’edizione 2022 della classifica ma a pari merito con I Masanielli di Francesco Martucci a Caserta, che oggi invece è relegato al secondo posto a pari merito con un altro indirizzo campano, 10 Diego Vitagliano. Segue al quarto posto un’altra insegna straniera, The Pizza Bar On 38th a Tokyo, in Giappone (ma il pizzaiolo è italiano di formazione romana, Daniele Cason) e al quinto posto (e anche questa è una novità) un indirizzo milanese, Confine, che all’ombra della Madonnina sta spopolando grazie al grande lavoro del pizzaiolo Francesco Capece e del maitre e sommelier Mario Ventura, entrambi salernitani.

Nei primi cinquanta posti della classifica naturalmente continua a dominare l’Italia, con 23 insegne, seguita dagli Stati Uniti, capifila indiscussi del nuovo mondo pizzaiuolo con 9 insegne, poi Giappone, Spagna, Brasile, Regno Unito e Australia con due locali ciascuno e Filippine, Austria, Cina, Germania, Argentina, Francia, Nuova Zelanda e Paesi Bassi con una.

Insomma, il mondo della pizza è molto più vario di quello che noi pensiamo. Perché quando invece di fare gli integralisti ci decidiamo a fare i maestri di allievi capaci, i risultati si vedono. E dobbiamo esserne orgogliosi.

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